Ravenna scommette sull’automotive con una JV tra Sapir e Ars Altmann
Costituita una joint venture che ha gestito già un primo traffico di Bmw destinate alla Corea del Sud
Il porto di Ravenna prova a ritagliarsi un ruolo della logistica automotive con la nascita di una joint venture dedicata tra Sapir, principale gruppo terminalistico dello scalo, e Ars Altmann, realtà tedesca specialista in particolare del trasporto e movimentazione di veicoli finiti.
Costituita solo ieri (29 marzo, ndr), la newco Asia (Altmann Sapir Intermodal Autoterminal) Srl ha debuttato il giorno stesso – riferisce PortoRavennaNews – gestendo presso il Terminal Container Ravenna (controllato da Sapir) un primo treno dedicato al trasporto di Bmw, destinate all’export in Corea del Sud, un traffico che in precedenza curato da scali del Nord Europa. Più in generale Asia Srl punta però a servire anche altri grandi brand del settore auto.
Il convoglio nel dettaglio ha portato nel porto, da Monaco, su treni InRail, le prime 200 autovetture che stazioneranno nei piazzali di Tcr fino a quando saranno raggiunte le 1.500 unità. A quel punto si procederà con l’imbarco dei veicoli su una nave destinata al paese orientale.
Le banchine di Tcr, spiega una nota della AdSP del Mar Adriatico centro settentrionale, ospiteranno i traffici di auto in questa fase ancora sperimentale del servizio, in attesa “che venga costruita l’ultima parte della dorsale ferroviaria di Trattaroli e completata la banchina nella stessa penisola”.
Grande soddisfazione per questo nuovo traffico è stata espressa dalle due società partner. In particolare Mauro Pepoli, general manager di Sapir, ha evidenziato come fino ad oggi il porto di Ravenna non abbia avuto “un ruolo di grande spessore” nei traffici di veicoli finiti, una situazione che oggi può mutare grazie alla scommessa del gruppo Altmann. Pepoli si è detto inoltre ottimista rispetto a un rapido passaggio del servizio dalla fase sperimentale a quella standard.
Già nel recente passato Ars Altmann aveva provato ad avviare servizi per la logistica di veicoli finiti nei porti italiani costituendo con Moby, nel 2019, la joint venture Manta Logistics, che si era in particolare fatta poi avanti per un’area da 170mila metri quadrati a Piombino. Il progetto, che sembrava destinato a concretizzarsi con l’aggiudicazione degli spazi entro la fine del 2021, era stato poi però messo in stand by dalla locale port authority, anche a seguito dell’avvio della procedura concordataria per la compagnia italiana.
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