Posata la chiglia della nuova unità d’altura multiruolo della Guardia Costiera
La nuova nave sarà lunga 85 metri, varrà 80 milioni di euro e la consegna è prevista per la fine di aprile del 2025
Fincantieri e il Cantiere Navale Vittoria hanno celebrato la posa dell’Unità d’Altura Multirolo (Uam) destinata alla Guardia Costiera italiana. Tra i presenti alla cerimonia l’Ammiraglio Ispettore Capo, Nicola Carlone e Comandante generale delle Capitanerie di porto, Paolo Duò, presidente del Cantiere Navale Vittoria, Luigi Duò, board member del CdA del Cantiere Navale Vittoria e Dario Deste, direttore generale divisione navi militari di Fincantieri.
La progettazione e costruzione della nuova unità “green”, del valore di circa 80 milioni di euro, era stata affidata nel 2021 dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto ai due gruppi navalmeccanici italiani. Avrà una lunghezza fuori tutto di 85 metri ed è stata progettata per rispondere alle emergenze affidate alla Guardia Costiera, come il soccorso in mare, la tutela dell’ambiente marino e molte altre.
La consegna dell’unità è prevista per la fine di aprile 2025. La Uam inoltre, avrà un ampio ponte di lavoro con gru off-shore e una rampa di imbarco per veicoli ruotati, insieme al ponte di volo per l’appontaggio e il decollo di elicotteri, a dedicate rescue zone con relativi battelli gonfiabili a chiglia rigida (Rigid Hull Inflatable Boat), ai sistemi antinquinamento (rec-oil), alla zona ospedale e altre dotazioni, favoriranno una elevata versatilità e la necessaria capacità multiruolo dell’unità navale.
“Sostenibilità, affidabilità e innovazione – ha dichiarato Paolo Duò, presidente del Cantiere Navale Vittoria, a margine della cerimonia – sono gli elementi distintivi dell’unità che da oggi, insieme a Fincantieri, andremo a completare nel nostro stabilimento, certi che diventerà il fiore all’occhiello della flotta della nostra Guardia Costiera”.
La nuova nave sarà impiegata in operazioni d’altura a lungo raggio nelle quali potrà assumere, grazie alle tecnologie e agli avanzati sistemi di comunicazione, anche il ruolo di comando e controllo per il coordinamento di mezzi aeronavali nelle aree di operazione interessate. L’ordine prevede il servizio di temporary support per la durata di cinque anni e l’opzione per l’eventuale costruzione di ulteriori due unità.
“L’investimento programmatico sullo strumento operativo – ha dichiarato l’Ammiraglio Carlone – consentirà alle donne e agli uomini del Corpo di adempiere, in modo ancora più efficiente, alle missioni affidate alla Guardia Costiera, tra tutte, la ricerca e il soccorso in mare, compito prioritario per la nostra organizzazione e elemento distintivo della nostra professionalità sul campo”.
G.M.
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