CarBox sbarca in Egitto e punta sui servizi retroportuali
L’azienda del gruppo Tarros cresce in maniera rapida (+18% nel 2022) ma vuole mantenere efficienza e qualità
Dopo il Marocco, ecco l’Egitto: a CarBox, azienda del gruppo Tarros che fornisce servizi per il trasporto container ad armatori e spedizionieri, l’Africa evidentemente dà grandi soddisfazioni, perché è prossima l’apertura di una nuova filiale nel porto di Alessandria.
Lo annuncia a Shipping Italy il managing director Silvano Maggi: “Stiamo lavorando con il nostro partner locale, Hany Abdel Rashid, e dovremmo aprire la CarBox Egitto nella seconda metà dell’anno. Il modello è del tutto simile a quello che abbiamo usato per la costituzione della filiale marocchina di Casablanca, avviata a luglio dell’anno scorso in collaborazione con l’altro partner, Rahmani”.
L’azienda del resto si può permettere tranquillamente operazioni di espansione, avendo chiuso il 2022 con un fatturato di oltre 32 milioni, in crescita del 18% sull’anno precedente. Il business evidentemente funziona e lo schema è replicabile anche fuori dall’Italia: CarBox oggi lavora per i maggiori liner mondiali e per molti spedizionieri e agenzie marittime sia italiane che straniere.
CarBox è nata nel 2000 come agenzia di intermediazione, sei anni dopo ha cominciato i servizi di trasporto su strada con una flotta di mezzi propri che ha raggiunto le 160 unità. I dipendenti sono poco meno di 200 fra autisti e dipendenti, divisi tra le sedi di Spezia, Genova, Marghera e Napoli, oltre a Casablanca, dove operano una dozzina di persone.
“Dal punto di vista dell’espansione geografica abbiamo un po’ seguito le città e i porti di riferimento del gruppo Tarros, quello del Marocco è stato uno sbocco naturale”, aggiunge il manager.
Nonostante i brillanti risultati Maggi però tiene i piedi ben piantati per terra: “Il 2022 è stato un anno particolare, decisamente anomalo in senso positivo: abbiamo avuto un’esplosione di richieste dei nostri servizi e i numeri sono saliti in fretta”.
Proprio l’anno scorso è stata costituita anche una nuova business unit alla Spezia dedicata allo sviluppo dei servizi retroportuali. Il trading di contenitori è un altro segmento di mercato in cui CarBox è entrata da pochi anni che sta crescendo molto e su cui vuole puntare ancora.
Per quanto riguarda le strategie future gli obiettivi sono chiari, secondo Maggi: “Quest’anno vogliamo consolidare il fatturato raggiunto nel 2022, accelerando i processi di digitalizzazione già avviati per diverse funzioni, come ad esempio il reporting. La maggior parte dei nostri mezzi è Euro
6 e intendiamo muoverci sempre di più verso soluzioni sostenibili: CarBox si colloca all’interno del percorso di sostenibilità avviato dal gruppo Tarros con obbiettivi condivisi a breve e lungo termine”.
CarBox sta cercando nuovo personale qualificato, specie giovane, sfruttando anche i programmi di formazione del gruppo Tarros e punta sulle donne, già in buon numero in azienda, in un settore in cui, storicamente, faticavano a trovare spazi.
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