Taglio della lamiera in Cina per la nuova nave Flng di Eni per il Congo
Il cantiere Wison prevede che l’unità inizierà a produrre Gnl nel secondo trimestre del 2026.
Presso il cantiere cinese Wison (Nantong) Heavy Industry si è tenuta la cerimonia di taglio della lamiera per la nuova unità Flng commissionata da Eni e destinata a opeerare in Congo. Alla cerimonia hanno partecipato Stefano Maione, vicepresidente esecutivo di Eni, Hua Bangsong, amministratore delegato di Wom, e vari altri stakeholder interessati.
L’azienda navalmeccanica cinese si era aggiudicata l’appalto nel dicembre dello scorso anno e aveva iniziato ufficialmente i lavori il 17 gennaio scorso. Wison ha dichiarato che il primo taglio dell’acciaio dello scafo segna l’avvio della fase di produzione e costruzione su larga scala di questo progetto.
Nell’ambito del progetto, Wison costruirà una nave Flng lunga 380 metri, con una larghezza di 60 metri e un pescaggio di 35 metri, con moduli di coperta del peso di circa 40.000 tonnellate. Sarà in grado di stoccare oltre 180.000 metri cubi di Gnl.
L’unità sarà ormeggiata a circa 40 metri di profondità nell’area del Nene Marine Field, a circa 50 chilometri al largo di Pointe Noire.
Wison prevede che l’unità inizierà a produrre Gnl nel secondo trimestre del 2026.
Questo impianto sarà il secondo del genere a essere installato in Congo per conto di Eni. Nell’agosto dello scorso anno il gruppo petrolifero italiano aveva firmato un accordo per l’acquisto dell’unità Tango Flng di Exmar e prevede che l’unità inizi la produzione nel corso di quest’anno. Con la secondo Flng la capacità produttiva complessiva di Gnl su Marine XII raggiungerebbe 3 milioni di tonnellate/anno o oltre 4,5 miliardi di metri cubi/anno nel 2025.
Entrambe le iniziative fanno parte del piano di valorizzazione del giacimento di gas Marine XII.
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