L’ampliamento del porto di Tremestieri potrebbe ripartire
Sarebbero tre le ditte interessate all’appalto incagliato da oltre quindici anni
Potrebbe ripartire nel giro di qualche mese l’ampliamento del porto di Tremestieri.
L’opera, che prevede la realizzazione di circa 90mila mq di nuove opere fra opere foranee, banchine, piazzali d’imbarco e di sosta, viabilità ed edifici di servizio, fu inserita nel 2007 fra gli “Interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare l’emergenza ambientale determinatasi nel settore del traffico e della mobilità nella città di Messina”, affidati ad apposito commissario, le cui deleghe furono qualche anno dopo rilevate dal Comune. L’appalto da 80 milioni di euro venne aggiudicato per 55 alla Sigenco nel 2010 e nel 2011 completò l’iter autorizzativo, ma l’appaltatore fallì di lì a poco. Ci vollero anni, fino al 2017, perché il Comune potesse riaffidare (con rincaro a 62 milioni di euro) i lavori alla veneta Nuova Coedmar, recentemente incappata però in difficoltà finanziarie molto serie che ne hanno bloccato l’attività, con conseguente contenzioso col municipio messinese.
Secondo quanto riferito dalla stampa locale, il Tribunale fallimentare di Venezia avrebbe dato 120 giorni alla Nuova Coedmar per cedere il ramo d’azienda relativo al contratto messinese e, stando a La Gazzetta del Sud, sarebbero almeno tre gli interessati: Ricciardello Costruzioni, Medil e Webuild. Nomi di primo piano dell’edilizia, attratti, pare suggerire il quotidiano, dal fatto che secondo fonti del Comune il valore dell’appalto potrebbe crescere di circa 35 milioni di euro stante il tempo trascorso.
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