Port authority di Genova avanti a testa bassa sui tombamenti sotto la Lanterna
Per provare a superare il niet del Ministero della Cultura, il tombamento delle calate Giaccone e Inglese sarà inserito nel Piano Regolatore Portuale vigente
Dietrofront dell’Autorità di Sistema Portuale di Genova: il tombamento delle calate Giaccone e Inglese non sarà materia del nuovo Piano regolatore portuale in via di redazione – come l’ente aveva sostenuto nell’ambito della procedura per sbloccare quello di Calata Concenter – ma si punterà a inserirlo in quello vigente.
La conferma è arrivata direttamente per bocca del presidente Paolo Emilio Signorini, che ha precisato a SHIPPING ITALY quanto riportato da Il Secolo XIX in merito a un parere autorizzativo chiesto e favorevolmente ottenuto innanzi il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici: “A differenza di quello di Concenter, già previsto previa ottemperanza alle relative prescrizioni, da poco garantita, il riempimento di Giaccone necessita di un adeguamento pianificatorio. Ma inserirlo nella procedura di redazione del nuovo Piano Regolatore Portuale voleva dire rimandarlo quantomeno al 2024. Così abbiamo chiesto se fossimo soggetti alla norma che poneva il limite del 31/12/2022 per fare varianti, ottenendo risposta negativa anche per il fatto che abbiamo già adottato il Documento di programmazione strategica di sistema (Dpss). Pertanto ora procederemo ora alla modifica del Prp vigente”.
Premesso che l’Adsp non ha fornito il testo della richiesta né la risposta del Csllpp ma che il riferimento è al comma 6 dell’articolo 22 della riforma portuale del 2016, la ratio del cui succitato limite era quella di sollecitare le Adsp all’adozione dei nuovi Prp, il risultato per Signorini è doppio. Il via libera alla modifica del Piano Regolatore in luogo dell’inserimento in quello nuovo, infatti, non consentirà solo di accelerare i tempi, ma soprattutto di evitare quasi per certo il confronto con il Ministero della Cultura che, per tramite della sua rappresentanza territoriale (la Soprintendenza di Genova), aveva espresso poche settimane fa “forti perplessità” sull’ipotizzato riempimento delle calate di Sampierdarena, invitando l’Adsp a “ricomporre una continuità tra la Lanterna e il suo specchio acqueo, evitando il riempimento di Calata Giaccone”.
A differenza di quanto sarebbe avvenuto per il nuovo Prp, obbligatoriamente sottoposto a Valutazione ambientale strategica e quindi anche al vaglio del Ministero della Cultura, la modifica ambita dall’Adsp potrà essere adottata con una variante-stralcio, sulla cui assoggettabilità a Vas è la Regione a decidere. A meno che Adsp, ritenendo che i riempimenti non altererebbero il Prp “in termini di obiettivi, scelte strategiche e caratterizzazione funzionale delle aree portuali” (del resto Giaccone e Inglese sono già votate alla movimentazione anche di contenitori), non si orienti addirittura sull’adeguamento tecnico funzionale, ancor più blindato dal momento che in tal caso non ci sarebbe nemmeno il passaggio in Regione, ma solo presso Comitato di gestione e Csllpp.
Interrogata sulla questione, la Soprintendenza non ha rilasciato alcun commento.
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