La discesa dei noli container potrebbe essere terminata, ripartenza in vista
Secondo diversi analisti il mercato pur non raggiungendo i picchi di 2021 e 2022, potrebbe far segnare comunque profitti considerevoli per i liner quest’anno
Secondo gli analisti del desk shipping della banca Hsbc il trasporto marittimo di container avrebbe toccato il punto più basso del suo ciclo economico relativo ai noli.
L’ultimo rapporto di mercato del colosso bancario sostiene infatti che il settore, in declino dall’estate scorsa, sarebbe ora in fase di risalita. Lo scorso venerdì l’indice spot Shanghai Containerised Freight Index è salito del 3,6% su base settimanale, il guadagno settimanale più forte dal maggio 2022. Il China Containerised Freight Index è sceso dello 0,6% su base settimanale, in calo rispetto all’1,9% della settimana precedente.
Per Hsbc i noli spot hanno probabilmente raggiunto il minimo e si prospetta conseguentemente una ripresa. La potenziale interruzione del lavoro nei porti della costa occidentale degli Stati Uniti causa scioperi, secondo la banca incoraggerà ulteriormente i proprietari di carichi a sottoscrivere contratti al di sopra dei tassi spot per garantirsi capacità e affidabilità del servizio durante la possibile ripresa della domanda. La National Retail Federation statunitense prevede infatti una crescita dei volumi delle importazioni di container nel secondo trimestre, al punto da superare del 7% il livello del secondo trimestre 2019.
Anche gli analisti di Jefferies in una nota hanno parlato della concorrenza di diversi fattori per la ripresa del settore container, tra cui il rischio di interruzione causato dagli scioperi dei lavoratori portuali nei porti di Los Angeles e Long Beach, insieme alle grandi compagnie di navigazione che cercano di aumentare le tariffe generali transpacifiche di 500-600 dollari per feu e alla stabilità generale osservata di recente nei noli spot: “Resta da vedere come si svolgeranno gli scioperi e se gli aumenti delle tariffe generali rimarranno in vigore, ma per il momento sembra che il mercato abbia toccato il fondo e che ci sia la possibilità di migliorare i guadagni nel breve termine” ha suggerito Jefferies.
In linea l’ultimo rapporto settimanale della società di consulenza Linerlytica: “Il sentimento del mercato continua a essere positivo”, visto come l’utilizzo della capacità sulle rotte della costa occidentale degli Stati Uniti sia aumentato nelle ultime due settimane, con un’offerta ancora limitata dai blank sailings, il che fornirebbe supporto alla spinta delle tariffe generali che segnerà il primo rimbalzo significativo delle tariffe dal luglio 2022: “I noli hanno continuato a salire, insieme alla durata, con i vettori disposti a impegnarsi in contratti a lungo termine di 12 mesi e oltre, a testimonianza del miglioramento delle condizioni di mercato.
L’aumento delle tariffe di noleggio per tutte le dimensioni delle navi si riflette nell’Alphaliner Charter Index, che ora, per la prima volta dal giugno 2022, ha un trend di crescita modesto ma visibile. Anche il minimo del mercato delle navi portacontainer sembra essere stato superato, con il portale online VesselsValue che ha riferito a fine marzo come, toccato il fondo, i valori stiano ora iniziando a stabilizzarsi.
Dopo un primo trimestre difficile, i dirigenti delle compagnie di linea si sentiranno sollevati. John McCown, che dirige Blue Alpha Capital, ha previsto che il trasporto marittimo di linea realizzerà quest’anno un utile netto combinato di 43,2 miliardi di dollari su un fatturato di 327 miliardi di dollari. Pur segnando un calo dell’80% rispetto ai profitti record dell’anno scorso, si tratterebbe comunque di un altro anno di guadagni sensazionali, che contribuisce a spiegare il continuo accumulo di tonnellaggio da parte dei vettori nei primi tre mesi del 2023.
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