Per le reti Ten-T in arrivo regole nuove e un’accelerata
Campomenosi (Lega) esulta per aver ottenuto l’ok all’inserimento del Ponte sullo Stretto nell’attuale regolamento finanziario del CEF2
La Commissione Trasporti e Turismo (Tran) del Parlamento Europeo ha approvato questa mattina all’unanimità (con un solo astenuto) una proposta di revisione delle regole alla base delle reti Ten-T. Il via libera da parte dell’intero parlamento, riunito in seduta plenaria, è previsto entro la prossima settimana.
Nel testo, spiega la stessa Tran in una nota, si sostiene l’adozione di “standard tecnici e operativi unificati per ogni tipo di trasporto” e si sottolinea che quello intermodale dovrebbe essere svolto “principalmente su rotaia, su vie navigabili interne o tramite trasporto marittimo a corto raggio”, limitando la modalità stradale le tratte iniziali e finali.
Nel concreto, secondo gli europarlamentari questo obiettivo dovrebbe concretizzarsi nel disporre entro il 2030 di “ferrovie completamente elettrificate sulla rete core Ten-T”, in grado di permettere in particolare “la circolazione treni merci a 100 km/h” e che questi convogli possano “attraversare le frontiere interne alla Ue in meno di 15 minuti”. Quest’ultimo, ha commentato la co-relatrice della proposta, l’austriaca Barbara Thaler, “è un obiettivo ambizioso ma è necessario raggiungerlo se vogliamo davvero realizzare lo shift modale dalla strada alla ferrovia”.
Nella nota, gli europarlamentari membri della Commissione Tran ribadiscono inoltre la necessità di completare entro il 2030 i principali progetti infrastrutturali sulla rete core Ten-T ed entro il 2050 quelli della rete comprehensive, in particolare con l’eliminazione di strozzature e colli di bottiglia e la realizzazione dei collegamenti mancanti. Per dare una accelerata a questi progetti, i parlamentari chiedono anche l’introduzione di una scadenza intermedia fissata al 2040. In caso di ritardo significativo negli interventi, il loro suggerimento è che sia attivata “immediatamente” una procedura di infrazione e si riduca o concluda il relativo finanziamento. Su questo punto si è espresso direttamente l’altro co-relatore della proposta, il francese Domenique Riquet, che ha affermato: “Le infrastrutture di trasporto sono essenziali, fungono da spina dorsale della nostra economia e prosperità, aumentando la coesione e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Unione. Tuttavia, stiamo affrontando troppi ritardi sul campo; L’Europa sta iniziando a rimanere indietro rispetto ai nostri concorrenti internazionali e l’Unione risente degli investimenti troppo scarsi e della mancanza di volontà politica da parte degli Stati membri”.
L’approvazione della proposta di revisione delle regole per le reti Ten-T è stata salutata con soddisfazione da Marco Campomenosi, europarlamentare della Lega, membro della stessa Commissione Trasporti e relatore ombra del provvedimento, che lo ha definito “un primo passo importante per rafforzare il quadro delle reti di trasporto europeo”
Per l’Italia, ha aggiunto, sono state “ottenute conferme decisive, come nel caso del quadrante Nord Ovest e per il sistema logistico-portuale. La Lega, grazie al lavoro di squadra tra Parlamento Europeo e Ministero delle Infrastrutture, ha ottenuto risultati fondamentali nell’interesse del Paese, a cominciare dall’ok alla nostra proposta di includere il Ponte sullo Stretto nell’attuale regolamento finanziario del CEF2, soprattutto in vista delle future revisioni, e alla nostra proposta di inserire l’anello ferroviario che collega i porti di Caltanissetta, Marsala, Agrigento, Licata, Gela e Pozzallo. Approvate anche altre nostre richieste tra cui l’importanza del trasporto lacustre e funicolare, soprattutto per le aree montane”.
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