C’è anche un po’ di eolico a bordo dei nuovi traghetti che costruirà Cantiere Navale Visentini
Dopo il ro-pax in costruzione per Polferries inizierà la costruzione di un nuovo ro-ro cargo gemello (allungato) della ML Freyja e a seguire un ulteriore newbuilding della serie MK II
Il Cantiere Navale Visentini di Porto Viro (Rovigo) si prepara a mettere in costruzioni nuovi traghetti con un innovativo sistema di propulsione ausiliaria che sfrutta l’energia eolica.
Lo rivela la pubblicazione The Naval Architect all’interno di un ampio servizio sulla nuova nave ro-pax A Galeotta recentemente consegnata a Corsica Linea e dove un apposito paragrafo è dedicato alle prossime costruzioni del cantiere navale veneto.
Una volta varata la nuova unità destinata a Polferries (la consegna è prevista nel 2024), il giornale specializzato in ingegneria navale fa sapere che il Cantiere Navale Visentini darà avvio a una nuova costruzione gemella, ma più lunga, della nave ro-ro ML Freyja completata nel 2017.
The Naval Architect aggiunge poi (ma questa informazione è stata smentita da fonti vicine al cantiere) che la prossima new building sarà un’unità ro-ro solo cargo cui farà seguito un’altra ro-pax della serie MK II (come quella per Polferries) da costruire on speculation per Visemar (compagnia armatoriale controllata dalla famiglia Visentini) e per la quale ci sarebbe già negoziazioni in corso con potenziali noleggiatori.
A proposito invece della nuova nave ro-ro cargo (gemella allungata della ML Freyja) sarà la prima ad avere installato a bordo un sistema chiamato Wing Sail Module progettato dalla società triestina Naos Ship & Boat Design. Si tratta di un sistema (una sorta di pala eolica) che sfrutta l’energia del vento per ridurre i consumi di combustibile per la propulsione della nave.
Un primo esemplare in scala ridotta era stato installato sul traghetto GNV Bridge (anch’esso costruito dal Cantiere Navale Visentini) e Naos nell’occasione aveva spiegato che “il modulo Wsm è costituito da un’ala rigida abbattibile che può essere utilizzata a bordo di diversi tipi di navi in maniera modulare, cioè in più unità a seconda della tipologia di nave. Il risultato atteso è la riduzione dell’impatto ambientale e dei costi operativi dei trasporti marittimi”. Un sistema (concepito con il produttore Concrane Srl e con l’niversità degli studi di Udine) che, come detto, “sfrutta l’energia del vento per ridurre la spinta sulle eliche delle navi in modo da ridurre i consumi di combustibile per la propulsione”.
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Sulla nuova Gnv Bridge esordisce anche la propulsione eolica di Naos Design e Concrane