A Bettolo l’Adsp di Genova pronta a spendere almeno altri 20 milioni e Msc 280
La prima tranche di lavori si concluderà nell’ottobre 2024, dopodiché si passerà alla seconda metà del terminal (quella oggi operativa) per infine portarlo entro fine 2026 alla piena potenzialità di 800mila Teu/annui
Genova – Slittato via via dall’originaria previsione (nel corso del 2020 secondo il Piano Straordinario degli investimenti del gennaio 2019) ad oggi, il via ai lavori di “ampliamento dello spazio operativo a servizio del terminal Bettolo nel porto di Genova Sampierdarena” è stato dato oggi a latere di una cerimonia organizzata dall’Autorità di Sistema Portuale ligure insieme al terminalista parte del gruppo Msc.
I lavori furono aggiudicati circa un anno fa alla spezzina Carlo Agnese Spa, che ribassò la base di gara da 10,4 milioni di euro a 8,3. Secondo quanto reso noto dall’ente, l’intervento “consentirà di raggiungere la piena capacità operativa del terminal, attraverso la realizzazione della rete di sottoservizi, delle vie di corsa per l’installazione di nuove gru, delle fondazioni per torri faro e reefers racks”, mentre per quel che riguarda il potenziamento della capacità di carico della banchina (inaugurata pochi anni fa ma sulla base di un progetto risalente che contemplava l’utilizzo di gru pesanti come quelle utilizzate in un terminal full container contemporaneo), “le pavimentazioni saranno diversificate in funzione della portanza e delle destinazioni d’uso”. La prima tranche di lavori si concluderà nell’ottobre 2024, dopodiché si passerà alla seconda metà del terminal (quella oggi operativa), sì da portarlo entro fine 2026 alla piena potenzialità di 800mila Teu/annui di movimentazione.
L’Adsp ha reso noto che i propri investimenti per l’attrezzaggio del terminal ammonteranno a 27 milioni di euro complessivi, mentre Msc ha annunciato che nei prossimi 4-5 anni vi investirà in equipment 280 milioni di euro. “La piena valorizzazione dell’opera sarà garantita, da un lato, dal completamento dei lavori in corso per il riassetto della viabilità stradale di collegamento con il terminal, il potenziamento dei parchi ferroviari e dei collegamenti di ultimo miglio del Nodo Genova Campasso – Terzo Valico, la riconfigurazione dei profili di Calata Olii Minerali, dall’altro dalla costruzione della nuova Diga Foranea” ha commentato Paolo Emilio Signorini, aggiungendo una considerazione sulla “transizione dalle storiche calate africane e dei moli a pettine di Sampierdarena alla nuova banchina lunga”.
A tal proposito, in riferimento alla contrarietà al riempimento di Calata Giaccone e Inglese espresso dal Ministero della Cultura, il presidente dell’Adsp ha specificato di “puntare sul dialogo, perché i tombamenti sono un’opzione di buon senso”, precisando che, ottenuto lo strumento per bypassare il niet del dicastero (col via libera a intervenire sul Prp vigente e non attraverso redazione di quello nuovo, sottoposto a valutazione del Ministero della Cultura), “la modalità dovrebbe essere quella della variante”.
Tornando a Bettolo (per il quale Msc non ha voluto rilasciare previsioni di traffico né occupazionali: nel 2022 sono stati 150mila i Teu movimentati), alla cerimonia è intervenuto anche Soren Toft, amministratore delegato di Msc: “Il porto di Genova e l’Italia hanno un ruolo strategico per il Gruppo Msc, sia sul fronte della crescita dei traffici sia a livello logistico e dei servizi ad esso correlati. L’investimento di 280 milioni di euro che si affianca a quello sostenuto dal pubblico per sostenere i lavori infrastrutturali a Calata Bettolo va proprio in questa direzione. Bettolo diventerà un terminal all’avanguardia capace di ospitare alcune delle navi più moderne e grandi al mondo. Ringrazio tutte le istituzioni e la comunità portuale che in questi anni si sono spesi per la crescita del porto di Genova, il Gruppo Msc è al vostro fianco perché se assieme sapremo sfruttare tutte le opportunità che abbiamo difronte, potremo rafforzare il ruolo del porto di Genova come leader nel settore e centro di eccellenza per l’economia del mare”.
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