Il porto di Ancona propone una nuova penisola per accogliere i traghetti
Presentato al viceministro Rixi un progetto per una infrastruttura che potrà offrire 6 accosti per le Autostrade del Mare
Il porto di Ancona ha accolto il viceministro ai trasporti e alle infrastrutture Edoardo Rixi – in questi giorni in visita nei vari nodi logistici dell’area incusi l’aeroporti di Falconara e l’interporto di Jesi – presentandogli un progetto per la realizzazione di una nuova ‘penisola’ nello scalo da destinare ai traffici di traghetti.
“Una proposta di trasformazione per una visione contemporanea e del futuro del porto di Ancona”, sostiene l’Autorità di Sistema Portuale, che prevede la creazione di una infrastruttura nel porto commerciale, tra le banchine dedicate a questi traffici e la diga foranea, destinata insieme al suo specchio acqueo ad accogliere il traffico di ro–ro e ro–pax, con lo scopo sia di rispondere “alla crescente domanda di accosti che connota questa tipologia di traffico nel porto di Ancona” sia “per garantirne il progressivo allontanamento dal porto storico”.
La ‘penisola’, secondo il progetto potrà offrire sei nuovi accosti per le Autostrade del Mare, “dotati di adeguata lunghezza di banchina e dimensioni di piazzale, raccordati alla viabilità stradale e alla rete ferroviaria e realizzati in un contesto di sviluppo sostenibile delle infrastrutture, parte del Polo intermodale delle Marche”.
Il progetto include il completamento delle opere esterne di difesa a mare, per garantirle una adeguata protezione dal moto ondoso e “l’adeguamento dei moli e delle banchine del porto storico per l’accosto di unità navali, più compatibili con il contesto urbano”. Secondo l’AdSP il progetto, che “traduce gli obiettivi di sviluppo indicati del Documento di pianificazione strategica di sistema in fase di completamento”, includerà inoltre la riorganizzazione fisica e funzionale delle zone retrostanti, consentendo lo sviluppo della cantieristica e del diporto nautico.
“Lavoriamo ad un’opera strategica per il porto di Ancona, un nuovo terminal per un scalo moderno, attuale, funzionale ai presenti e futuri sviluppi del mercato e dei traffici marittimi internazionali che lo caratterizzano, con le infrastrutture necessarie ad essere sempre più competitivo” ha affermato il Presidente dell’authority Vincenzo Garofalo”, che ha poi ricordato come il progetto tragga spunto “da un’idea del 2005 che vogliamo riprendere e rilanciare in maniera ancor più innovativa e in linea con uno sviluppo caratterizzato dalla sostenibilità ambientale”
L’iniziativa, aggiunge l’AdSP, è stata inserita fra le attività del progetto Susport, finanziato dal programma europeo Italia-Croazia, che ha l’obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica dei porti italiani e croati al fine di rafforzarne la sostenibilità e la competitività, accelerando le iniziative locali di transizione energetica e climatica.
In risposta alla presentazione e a conclusione delle sue visite nei nodi logistici dell’area, Rixi ha evidenziato che le priorità del governo sono “l’ultimo miglio, il collegamento alla rete ferroviaria e alla rete stradale del porto di Ancona, riuscendo a bypassare il centro abitato, ma anche il potenziamento del sedime portuale con un nuovo piano regolatore che possa consentire nuovi spazi per un utilizzo maggiore dello scalo, che ha un grande potenziale da gestire sulle autostrade del mare e sui cambi geopolitici nelle aree dei Balcani e nell’est Europa che porteranno nuovo traffico sulla sponda orientale del Paese”.
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