Rosso a 1 miliardo, ricavi a 2,65 e altra maxi ricapitalizzazione per Msc Crociere
Da Aponte in arrivo anche nel 2023 un maxi sostegno finanziario di oltre 1,7 miliardi. Rilevato il 25% della genovese Oceanly
Sebbene sia stato l’anno del rientro in operatività della totalità della sua flotta, il 2022 non sarà ricordato da Msc Crociere anche come quello del ritorno alla normalità dal punto di vista economico-finanziario.
Per il gruppo crocieristico l’esercizio appena passato, si apprende dall’ultimo Annual Report, si è chiuso infatti con il rosso più profondo della sua storia, pari a 1,052 miliardi di euro (contro le perdite nette da 935,1 milioni del 2021 e quelle da 938,8 del 2020), a fronte di ricavi che però sono cresciuti a 2,645 miliardi. Un importo, quest’ultimo, che stacca di molto le cifre raggiunte negli ultimi due anni (788,5 e 705,4 milioni di euro, rispettivamente nel 2021 e nel 2020), ma ancora nettamente al di sotto dei 3,2 miliardi toccati nel pre-pandemia. Pari a 801,2 milioni invece le perdite operative (erano di 781,7 milioni nel 2021).
Alla compagnia però durante lo scorso anno non è mancato il prezioso supporto della casa madre, il socio unico Msc Mediterranean Shipping Company Holding SA di Gianluigi Aponte e famiglia, che nel 2023 sarà anzi più generoso che mai.
Se nei due anni precedenti la società ha assicurato alla sua controllata sostegni (o, per meglio dire, salvagenti) per 2,691 miliardi di euro (872,5 milioni nel 2021 e 1,819 miliardi nel 2022), in forma di prestiti o iniezioni di liquidità, nel 2023 l’impegno preso è quello di supportare ancora Msc Crociere garantendole in forma di prestito contributi per 1,741 miliardi di euro (anche con l’obiettivo di permetterle di rimborsare il secondo e ultimo dei suoi bond, dal valore di circa 342 milioni, in scadenza il prossimo mese di luglio). Di questo maxi importo, una prima tranche da 250 milioni e una seconda da 1,130 miliardi sono già state girate a Msc Crociere, rispettivamente nei mesi di gennaio e febbraio. Il 20 aprile da Msc Mediterranean Shipping Company Holding SA è infine arrivata una quota ulteriore, del valore di 65,5 milioni.
Questi fondamentali contributi – che continueranno ad affiancarsi ad altre azioni per rafforzare la struttura finanziaria del gruppo, quali deroghe già ottenute su alcuni covenant e iniziative relative al controllo dei costi – secondo il management dovrebbero permettere al gruppo Msc Crociere di operare senza problemi di liquidità nel corso dell’anno. Questo sia nel caso in cui la compagnia dovesse operare con un tasso di occupazione nave medio del 90% (e che le consegne delle nuove unità, ovvero Msc Euribia ed Msc Explora I, avvengano come da relativi contratti), sia in quello meno roseo in cui una recrudescenza del Covid 19 dovesse far scendere i livelli medi di riempimento all’85%.
Guardando invece al 2022 da una prospettiva più operativa, l’anno come detto è stato segnato del rientro in attività (dal giugno 2022) della totalità delle navi, ma anche quello dell’arrivo delle nuove Msc World Europa (a novembre) ed Msc Seascape (a dicembre), che hanno portato la flotta a contare 21 unità in attività (contro le 13 della fine 2021).
Nel corso dello scorso anno Msc Crociere è inoltre riuscita a riequilibrare dal punto di vista geografico i ricavi generati dalla vendita di biglietti. Se nel 2021 l’Europa occidentale era infatti il mercato cui si doveva il 70% delle prenotazioni, questa quota lo scorso anno è scesa al 57%, a favore dei clienti del Centro ed Est Europa (dall’1% al 4%), del Sud America (dal 5% al 7%) e del Nord America (dall’8% al 12%). In aumento (dal 16% al 20%) anche le prenotazioni dal “resto del mondo”, locuzione con cui Msc Crociere ha incluso anche quelle relative alle navi utilizzate come hotel galleggianti in occasione dei mondiali del Qatar, che hanno contato per il 10% delle prenotazioni biglietti totali.
Tra le operazioni interessanti evidenziate dal report, si segnalano infine per la capogruppo Msc Cruises Sa l’essersi portata al 44,4% (dal precedente 35,5%) di Tami (Trieste Adriatic Maritime Initiatives Srl, controllante di Trieste Terminal Passeggeri), nonché l’ingresso (con il 25% del capitale) in Oceanly Srl, la società genovese di monitoraggio di emissioni navali fondata da Esa Group che ha proprio Msc Crociere tra i principali clienti.
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