Al porto di Ravenna fondali tornati a -11,5 metri
L’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Centro-Settentrionale ha ultimato i lavori necessari per ripristinare i fondali nella quasi totalità del bacino portuale a -11,50 metri di profondità. La Capitaneria di Porto ha potuto quindi emettere la relativa Ordinanza che consente la navigazione a navi con pescaggio effettivo di -10,50 metri. “Si tratta di un risultato importante ottenuto con un […]
L’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Centro-Settentrionale ha ultimato i lavori necessari per ripristinare i fondali nella quasi totalità del bacino portuale a -11,50 metri di profondità. La Capitaneria di Porto ha potuto quindi emettere la relativa Ordinanza che consente la navigazione a navi con pescaggio effettivo di -10,50 metri.
“Si tratta di un risultato importante ottenuto con un lavoro difficile che ha impegnato a lungo i tecnici dell’Autorità Portuale ma ci ha consentito finalmente di restituire al porto la piena operatività in attesa dei prossimi ben più significativi traguardi a -12,50, in una prima fase e subito dopo a -14,50 metri di profondità, che risolverà definitivamente qualsiasi problema di operatività del porto” ha dichiarato Daniele Rossi, presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna.
“Con l’emanazione dell’Ordinanza della Capitaneria di porto, che modifica il regolamento ormeggi e stabilisce nuovi pescaggi all’interno del canale portuale di Ravenna e nelle aree di ormeggio delle navi presso i terminal a -10.50 metri – ha spiegato il direttore marittimo dell’Emilia-Romagna e Comandante del Compartimento Marittimo di Ravenna, Capitano di Vascello (CP) Francesco Cimmino – si compie il primo e significativo passo in avanti per aumentare progressivamente la capacità competitiva dello scalo marittimo, prefigurando le condizioni per raggiungere gli obiettivi di piena operatività, grazie alla piena sinergia fra Autorità Marittima e Autorità di Sistema Portuale, impegnate a pieno ritmo in questo ambizioso programma”.
Ugualmente è in fase di valutazione amministrativa da parte degli enti territoriali interessati l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’impianto di trattamento dei materiali risultanti dall’escavo per la loro destinazione in cava, che consentirà in futuro una manutenzione regolare e costante della profondità del porto.
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