Il traghetto Iginia di Rfi rientrato a Genova per la sua ibridizzazione
Il cantiere costruttore (T.Mariotti – Sgdp) installerà tecnologie e macchinari che consentiranno alla nave di eseguire manovre di ingresso e uscita dal porto tramite motori elettrici alimentati a batterie senza l’utilizzo dei motori principali
Da alcuni giorni in porto a Genova è rientrato il traghetto Iginia che tra fine 2021 e inizio 2022 era stato consegnato a Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) ed entrato in servizio fra le due sponde dello Stretto di Messina per il trasporto di treni, passeggeri e merci tra Messina e Villa San Giovanni.
Secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY il nuovo mezzo costruito dell’Associazione temporanea d’imprese composta da T. Mariotti, Officine Meccaniche Navali e San Giorgio del Porto sarà sottoposto a interventi di “ibridizzazione”, ovvero saranno installate tecnologie e macchinari che consentiranno alla nave di eseguire manovre ingresso e uscita dal porto tramite motori elettrici alimentati a batterie senza l’utilizzo dei motori principali. Dunque la Iginia sarà in grado di effettuare le manovre in porto utilizzando solo energia elettrica.
Lunga 147 metri e larga 19, la Iginia ha una capacità massima pari a 27 carri ferroviari su 4 binari. Può ospitare 700 persone, compreso l’equipaggio. Massimo confort anche per gli spazi interni, con un salone principale con sala bar da 339 posti a sedere, di cui 29 postazioni dedicate alle persone a mobilità ridotta, 7 postazioni per carrozzelle, 101 i posti a sedere nel salone di poppa e 198 nel salone aperto all’esterno. Il sistema di governo è garantito da tre motori principali e tre propulsori azimutali a passo variabile, mentre due eliche trasversali ne consentono la massima manovrabilità. Dalla celata di prora, attraverso il ponte mobile, sono effettuate le operazioni di carico/scarico di carrozze e carri ferroviari. Gli eventuali mezzi gommati, invece, accedono al ponte di carico dal portellone di poppa e da quello laterale, oltre che dalla celata di prora.
Al momento della sua entrata in servizio a marzo 2022, Rfi in una nota ricordava che l’investimento economico sostenuto per questo nuovo traghetto è stato di 57 milioni di euro, 7 dei quali finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per la tecnologia Green, la cui implementazione sarebbe dovuta essere avviata a partire dallo scorso mese di novembre.
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Inaugurato nello Stretto di Messina il nuovo traghetto Iginia