Inti Ligabue si ricompra per 9,7 milioni l’intero Gruppo Ligabue
Riacquisendo il 30% del capitale dal Fondo Italiano di Investimento la famiglia veneziana torna in famiglia l’azienda specializzata in catering navale
Ligabue Spa, storico gruppo veneziano attivo nei servizi di catering e forniture per piattaforme on-shore e off-shore, navi da crociera, traghetti e navi mercantili, nonché armatore e nell’agenzia di viaggi, ha reso noto che “dopo quasi 40 anni l’azienda – che ha festeggiato nel 2019 il suo primo secolo di attività – torna al 100% di proprietà della famiglia Ligabue, oggi rappresentata da Inti Ligabue, amministratore delegato dal 2012 e dal 2016 anche presidente del Gruppo Ligabue, chiamato ad assumere il testimone dal nonno Anacleto e del padre Giancarlo”.
Una nota ha spiegato che “dalla fine degli anni ‘80 la Ligabue – la più antica società di appalto e provveditoria navale in attività al mondo, cui si deve l’invenzione del contratto di appalto navale e del servizio di catering – aveva visto l’avvicendarsi di diversi Fondi d’investimento al fianco della famiglia, pur sempre rimasta in maggioranza (nel 2016 l’acquisto di nuove azioni aveva portato Inti Ligabue a detenere il 70% dell’impresa). Oggi, dopo due anni di pandemia e con l’azienda che rilancia i suoi risultati – una crescita imponente nell’ultimo anno di oltre 70 milioni di Euro e un fatturato pari a 314 milioni di Euro, il raddoppio dell’Ebitda e il ritorno a rapporti di coefficienti economici prepandemici – l’azionariato della Ligabue vede nuovamente la sola famiglia fondatrice al comando, con l’acquisto da parte di Inti Ligabue delle quote appartenute al Fondo Italiano di Investimento”.
“È un momento storico per la nostra azienda, estremamente significativo una scelta che garantisce strategia di lungo periodo a tutti gli stakeholder del Gruppo. La volontà di mantenere l’azionariato nelle mani della famiglia fondatrice, come unico azionista, conferma la solidità dell’azienda e la visione di prospettiva per il futuro” ha commentato Inti Ligabue, ringraziando “per il percorso compiuto, NB Aurora, in particolare il Managing Director Francesco Sogaro e il Fondo Italiano di Investimento, per l’insostituibile supporto assicurato in anni non semplici”. Ringraziamenti per la fiducia riposta in questa operazione anche al team Private Debt di Anthilia Capital Partners SGR, “che si è accordato in tempi brevi per il finanziamento pluriennale necessario al riacquisto delle azioni, attraverso Barbara Ellero e Ruggero Confalonieri”, e “all’arranger dell’operazione di leverage finance Banca Finint, attraverso Simone Brugnera e Francesco Lorenzoni, e all’advisor finanziario Clearwater International con Niccolò Querci, Michele Castiglioni e all’advisor indipendente Francesco Niutta; ma anche, sul versante aziendale, al direttore generale Paolo Ramadori e ai colleghi della Ligabue che hanno seguito l’operazione, nonché agli avvocati Roberto Nevoni e Gianluca Ferrarese”.
Secondo la nota di NB Aurora, detentrice di una quota del Fondo italiano di Investimento, Inti Ligabue ha pagato 9,7 milioni per riacquisire il 30,6% della società.
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