Chiarimento della Capitaneria sull’impiego di personale senza libretto di navigazione
Solo chi è inserito nel ruolo d’appello deve fare il Basic Training, per gli altri lavoratori sulle navi è sufficiente il Safety Familiarization Training
In vista della nuova alta stagione in arrivo e alla luce del riproporsi del tema della carenza di personale di bordo per i traghetti italiani, arriva dal Comando generale delle Capitanerie di Porto un chiarimento che risulterà senz’altro utile a compagnie armatoriali e loro fornitori.
La delucidazione prende le mosse da una richiesta formulata lo scorso gennaio dalla società cooperativa messinese Nettuno Multiservizi per dissipare la confusione interpretativa creatasi presso gli uffici armamento e spedizioni di alcune Capitanerie di Porto a seguito della circolare del Comando generale con cui nell’estate 2022 si derogò alle norme vigenti per l’imbarco di personale sprovvisto di libretto di navigazione.
Il busillis nasce dal fatto che tale deroga era condizionata allo svolgimento, da parte del personale in questione, del corso denominato “Basic Training”, e dell’applicazione ad esso del Ccnl dei marittimi, mentre alcune Capitanerie, come quella messinese, avrebbero dato alla cosa un’interpretazione estensiva, sollevando riserve sui corsi di sicurezza richiesti al personale senza libretto, impiegato ordinariamente in servizi di pulizia e/o di ristorazione a bordo delle navi, ma fuori dal ruolo d’appello. Cosa che si traduce in un enorme esborso economico per lavoratori spesso assunti con contratti a termine e comunque non paragonabili a quelli dei marittimi.
A chiarire il punto è ora una nota inviata da Luigi Giardino alla Nettuno, in cui si evidenzia come la differenza sia nell’iscrizione al ruolo d’appello del lavoratore. Il basic training – che “disciplina l’addestramento teorico-pratico per la certificazione del personale marittimo impiegato/occupato (employed or engaged) con qualsiasi posizione a bordo, ed impiegato con compiti assegnati relativi alla sicurezza (safety) o alla prevenzione degli inquinamenti durante l’operatività della nave – è infatti richiesto al solo personale imbarcato (anche sulla base delle deroghe applicate l’anno scorso) e “inserito nel ruolo d’appello”.
Per i lavoratori, come quelli di Nettuno, imbarcati invece senza essere iscritti al ruolo d’appello è sufficiente il meno oneroso “Safety familiarization training”, che “consiste nella familiarizzazione alla sicurezza rivolta a tutte le persone impiegate o occupate su una nave, diverse dai passeggeri”. Cosa che Nettuno ha immediatamente comunicato alla Capitaneria messinese e ai suoi clienti (Bluferries, Blujet, Caronte&Tourist, Rfi).
A.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY