Viaggio dentro alla formazione specialistica della Guardia Costiera
Esistono tre Centri di formazione a Livorno, per le tematiche ambientali e lotta agli inquinamenti marini, a Messina, per le tematiche connesse alla ricerca e soccorso in mare e per il monitoraggio del traffico marittimo, e a Genova, per le tematiche connesse alla sicurezza della navigazione, alle misure di prevenzione degli inquinamenti marini e di ‘maritime security’
In Italia, e più in particolare nel porto di Genova, il lavoro degli ispettori Port State Control della Guardia Costiera ha avuto particolare rilevanza per il numero crescente di navi sottoposte a fermo amministrativo e “detenute” in banchina. A livello nazionale, le navi detenute da inizio anno sono state 66 su 573 ispezioni e, più in particolare, un mese fa l’ammiraglio Sergio Liardo, Comandante del porto di Genova e Direttore marittimo della Liguria, segnalava che, nel porto di Genova, erano state già fermate 4 unità su 38 ispezionate: “Di fatto una media di 1 su 9, come lo scorso anno, e il dato non ci piace affatto perché in controtendenza rispetto al periodo pre-covid. Se da un lato testimonia l’efficacia del nostro sistema di targeting, nonché la preparazione e il rigore dei nostri ispettori, dall’altro può essere indice di un peggioramento della qualità delle navi che scalano i nostri porti e navigano nelle nostre acque” aveva spiegato.
In questa intervista rilasciata a SHIPPING ITALY il Capitano di Vascello (CP) Alessandro Petri, Capo del Centro di formazione in sicurezza della navigazione e trasporto Marittimo C.A. De Rubertis di Genova, spiega come funziona la formazione garantita dal Corpo delle Capitanerie in questo ambito.
Come si colloca il Centro di Formazione specialistica di Genova nell’ambito della formazione della Guardia Costiera?
“In un contesto come quello attuale, nel quale sono richieste competenze sempre più professionali, capacità e attitudini specifiche, sviluppare la formazione interna costituisce elemento imprescindibile per ogni organizzazione. Non può essere da meno il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera che considera la
formazione uno strumento strategico per assolvere alle funzioni di Guardia Costiera, sempre più variegate e complesse, nonché condizione indispensabile per raggiungere gli obiettivi che vengono indicati periodicamente dai Ministeri di riferimento (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, Ministero delle risorse agricole e della sovranità alimentare) e/o fissati dal Codice della Navigazione e dalle leggi speciali. La formazione iniziale costituisce il presupposto per l’accesso alle carriere di Ufficiali e Sottufficiali e graduati del Corpo e si svolge presso gli Istituti della Marina Militare ovvero presso l’Accademia Navale di Livorno e le Scuole Sottufficiali di Taranto e La Maddalena. A valle della formazione basica esiste poi la formazione specialistica che è quella che tende
all’accrescimento delle competenze e delle conoscenze dei militari del Corpo come mezzo per migliorare l’efficacia dell’intera organizzazione.”
Quanti sono e dove si trovano i centri di formazione del Corpo?
“Per rispondere alle necessità connesse alle funzioni di Guardia Costiera, il personale con specifici requisiti fissati dalla normativa vigente, è avviato alla formazione specialistica presso i Centri di formazione di Livorno, per le tematiche ambientali e lotta agli inquinamenti marini, di Messina, per le tematiche connesse alla ricerca e soccorso in mare e per il monitoraggio del traffico marittimo, e di Genova, per le tematiche connesse alla sicurezza della navigazione, alle misure di prevenzione
degli inquinamenti marini e di ‘maritime security’. Il Comandante Generale, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, ben consapevole del valore strategico della formazione specialistica, dal suo recente insediamento ha avviato programmi di potenziamento di tutti e tre i centri di formazione specialistica, ad esempio volendo fortemente l’istituzione di un nuovo corso integrativo per il contrasto agli inquinamenti marini da idrocarburi e altre sostanza liquide nocive presso il Centro specialistico di Livorno e disponendo l’avvio dell’ammodernamento dei Centri di Genova e Messina. Il Centro di Genova, in particolare, avrà presto la possibilità di utilizzare un nuovo simulatore d’ispezione a realtà aumentata sviluppato dall’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) in un’aula multimediale rinnovata con le più moderne tecnologie.”
In concreto come svolge la propria funzione il Centro di formazione di Genova?
“Il centro di Genova si occupa di garantire la formazione di Ufficiali e Sottufficiali del Corpo per assolvere ai compiti di ispettore di bandiera (Flag State Inspector), per la certificazione e il controllo del naviglio nazionale, di ispettore per i controlli dello Stato di approdo (Port state control inspector), per la verifica che le navi straniere che scalano i porti italiani rispettino le convenzioni internazionali in materia di sicurezza della navigazione e tutela dell’ambiente marino e ispettore di maritime security (Duly authorized Officer), per la verifica che le medesime navi rispettino le pertinenti normative internazionali e unionali in materia di maritime security. Tutte le tre abilitazioni citate sono connesse tra loro, nel senso che il personale, dopo aver seguito un corso iniziale di 16 settimane e un tirocinio pratico con tutor di 2 anni, svolge specifici corsi
finali di 3/8 settimane per ottenere le relative abilitazioni. Le abilitazioni di Ispettore Port State Control e di Ispettore di maritime security (Duly authorized officer) sono altresì abilitazioni riconosciute dalla Marina Militare. Lo sviluppo dei programmi dei corsi, così come la didattica, rispondono a specifici requisiti non solo normativi tenuto conto che il Centro opera in regime di qualità essendo certificato ai sensi della ISO 9001:2015.”
Quanti militari vengono formati?
“Dal 1996, anno d’istituzione del Centro di formazione specialistica di Genova sono stati formati i seguenti militari: 2.548 Ufficiali, 779 Sottufficiali, 171 civili e 141 stranieri (militari e civili).”
Quali corsi vengono svolti presso il Centro di formazione?
“Oltre ai tre corsi sopra citati gli ispettori già abilitati sono poi chiamati nuovamente presso il Centro di Formazione per sostenere corsi specialistici su particolari Convenzioni (es Maritime Labour Convention) o su particolari tipologie di navi (ad esempio navi porta rinfuse, navi passeggeri ro-ro, navi cisterna, etc.).
Presso il Centro si svolgono poi corsi specifici per i controlli ambientali a bordo delle navi, per la formazione degli ispettori di Port Security e, infine, per la gestione delle merci pericolose. Occasionalmente il centro accoglie anche discenti di Amministrazioni straniere.”
I docenti chi sono?
“Il Centro di Formazione di Genova dispone di tre Ufficiali docenti ed è integrato da personale esperto della Capitaneria di Genova e del Comando Generale delle Capitanerie di porto e da esperti esterni provenienti dagli Organismi Riconosciuti e da realtà private di primo piano in un connubio pubblico-privato di grande successo per la qualità e specialità delle informazioni fornite ai discenti. Ai corsi di maritime security partecipano anche esperti del Ministero dell’interno e del COMSUBIN
di La Spezia. In aggiunta vorrei evidenziare che Genova, con il suo porto in grado di accogliere qualsiasi tipologia di carico e di nave, costituisce una palestra di inestimabile valore per la parte pratica dei tirocini a bordo delle navi, presso i cantieri e presso gli impianti portuali.”
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