Nuova alleanza fra i porti del Mar Adriatico
Crocieristica e traghetti in ripresa dopo gli anni pandemici: tutti i numeri su traffici e nuovi investimenti emersi nel corso di Adriatic Sea Forum
Nel corso del primo summit dei presidenti delle Autorità Portuali/AdSP dell’area adriatica, tenutosi a Dubrovnik in coincidenza con la sesta edizione dell’Adriatic Sea Forum (cruise, ferry, sail and yacht) organizzato dalla società di consulenza Risposte Turismo, I presidenti dei porti dell’area Adriatica hanno sottoscritto una dichiarazione d’intenti nella quale si impegnano a svolgere iniziative congiunte, individuando insieme punti comuni per una collaborazione che possa valorizzare l’area in questione.
Secondo una nota di Assoporti “gli organizzatori e i presidenti hanno dichiarato esplicitamente che non si tratta di una nuova associazione o altro organismo, bensì di momenti di confronto su temi d’interesse comune, e di condivisione delle buone pratiche utilizzate per superare sfide e criticità. Al centro di questo primo incontro, il turismo marittimo dell’Adriatico, in particolare, la relazione tra porto-città. I porti hanno un ruolo essenziale nel dialogo sia con le compagnie di navigazione che con i territori circostanti. In questo contesto, si guarda alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, ma anche alla promozione e valorizzazione dei territori incentivando la comunicazione con le comunità locali”.
A margine della firma della dichiarazione, il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri ha dichiarato, “Oggi si avvia una collaborazione tra i porti adriatici che rappresenta un tassello importante per l’area e i paesi coinvolti in una chiave di sistema. Importante, a questo riguardo, l’adesione di Espo, che da un taglio macro-europeo al progetto. L’Italia si presenta compatta con tutti i presidenti dei porti delle AdSP dell’area adriatica, consapevoli di quanto la collaborazione sia un elemento fondante per affrontare il futuro del comparto”.
“Oltre 416 milioni di euro di investimenti avviati o in programma per le infrastrutture dedicate al turismo via mare in Adriatico”. È la stima per il triennio 2023-2025 fornita da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macro-industria turistica, contenuta all’interno dell’Adriatic Sea Tourism Report presentato a Dubrovnik da Francesco di Cesare, presidente Risposte Turismo – nella prima giornata della sesta edizione dell’Adriatic Sea Forum – cruise, ferry sail & yacht.
La crocieristica e il segmento ferry saranno i settori che beneficeranno maggiormente di nuovi investimenti nel triennio in corso, complessivamente circa 210 milioni di euro. “Numerosi i progetti che verranno realizzati, tra cui il nuovo terminal crocieristico di Marghera a Venezia per l’approdo delle navi da oltre 25.000 tonnellate (valore dell’investimento: 61 milioni di euro; termine lavori previsto: 2026), il nuovo terminal crocieristico di Igoumenitsa, che potrà ospitare navi fino a 240 metri di lunghezza (valore dell’investimento: circa 50 milioni di euro; termine lavori previsto: fine 2023), e la nuova stazione marittima al Porto Corsini di Ravenna (valore dell’investimento: 27,7 milioni di euro da parte di Ravenna Civitas Cruise Port – joint venture tra RCL Cruises e VSL Ravenna; termine lavori previsto: 2024). Tra le nuove infrastrutture che verranno realizzate nell’area Adriatica si segnalano anche, entro l’estate 2024, la seconda stazione marittima nel porto di Bari (valore dell’investimento: 11,5 milioni di euro; termine lavori previsto: estate 2024) e la prima stazione marittima di Spalato (valore dell’investimento: 8,5 milioni di euro; termine lavori previsto: 2024). Per quanto riguarda la nautica, infine, sono stati mappati da Risposte Turismo oltre 206 milioni di euro di investimenti, di cui almeno 182 milioni di euro per la costruzione di nuove marine e ulteriori 24 milioni di euro per l’espansione di strutture esistenti”.
Per quanto riguarda il traffico crocieristico, secondo le nuove stime di Risposte Turismo nel 2023 saranno 4,5 milioni i passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti) nei 32 porti crocieristici dell’Adriatico, in crescita del 29,3% sul 2022 e 3.000 le toccate nave (+3,9%).
Corfù si confermerà a fine anno il porto crocieristico dell’Adriatico ad aver movimentato il maggior numero di passeggeri (615 mila, +16,8% sul 2022), davanti a Venezia (550 mila, +127,3%), in risalita in classifica grazie a 243 toccate nave, senza considerare il traffico a Chioggia, e Dubrovnik (circa 519 mila, +37,6%). Ai piedi del podio Bari (mezzo milione di passeggeri movimentati, +21,7%) e Kotor (440 mila passeggeri movimentati, +5,2%).
A livello nazionale, l’Italia nel 2023 si confermerà regina del traffico crocieristico con poco più di 2 milioni di passeggeri movimentati (+35%), pari al 46,2% del totale, davanti a Croazia (circa 1,1 milioni di passeggeri movimentati, +33,1%) e alla Grecia (624 mila passeggeri movimentati, +17,2%). Previsioni di chiusura anno positive anche per le altre nazioni che si affacciano sull’Adriatico, dal Montenegro (479 mila passeggeri movimentati, +10,4%) alla Slovenia (119 mila passeggeri movimentati, +59,3%) e all’Albania (25 mila passeggeri movimentati, +53,9%).
In termini di toccate nave, primato confermato per la Croazia (1.140), davanti all’Italia (863) e al Montenegro (474).
Secondo Risposte e Turismo “continua anche la ripresa della movimentazione passeggeri su traghetti, aliscafi e catamarani. Secondo le previsioni aggiornate dell’Adriatic Sea Tourism Report, i tredici principali porti dell’Adriatico registreranno a fine 2023 19,3 milioni di passeggeri movimentati (+7,9%) e oltre 79.000 toccate nave (+9,9%). A livello nazionale, anche senza contare le rotte interne, la Croazia si confermerà a fine anno al primo posto con oltre 9,7 milioni di passeggeri movimentati (+6,2%), davanti a Grecia (4,8 milioni, +6,6%) e Italia (3,2 milioni, +14,5%)”.
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