Nuove concessioni a Venezia per Vecon (25 anni) e Veneta Cementi (20 anni)
Il terminal del gruppo Psa investirà 78,6 milioni di euro e traguarderà la soglia dei 500mila Teu movimentati annualmente
Dopo l’annuncio del gruppo terminalistico Psa, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale ha reso noto che il proprio “Comitato di Gestione, sentita la Commissione Consultiva, ha deliberato all’unanimità il rilascio della concessione demaniale e correlata autorizzazione all’esercizio di operazioni portuali in conto terzi (ex art. 16 e 18 della L. n. 84/1994 s.m.i.) alla società Vecon Spa”.
L’Adsp Veneta spiega che “la concessione rappresenta un’importante obiettivo conseguito applicando il Regolamento per le Concessioni Demaniali Marittime, adottato dal Comitato di Gestione nel febbraio 2022, che recepisce i criteri valutativi voluti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: obiettivi di traffico e di sviluppo della modalità ferroviaria, nonché la capacità di assicurare le più ampie condizioni di accesso al terminal per gli utenti e gli operatori interessati; la sostenibilità e l’impatto ambientale del progetto industriale proposto e livello di innovazione tecnologica; la previsione di iniziative di partenariato con centri di ricerca e istituzioni universitarie; la definizione di investimenti infrastrutturali e sovrastrutturali, attrezzature e tecnologie anche in coerenza con gli strumenti di pianificazione e programmazione nazionale di settore; la capacità di assicurare un’adeguata continuità operativa del porto; un piano occupazionale che comprenda anche indicazioni sull’utilizzo della manodopera temporanea”.
La conclusione dell’iter di rilascio della concessione, particolarmente complesso dovendo tenere anche in considerazioni le esigenze commissariali legate alle crociere, è volta a definire una pianificazione portuale, logistica e operativa in linea con gli strumenti pianificatori dell’Ente (in primis il Piano Operativo Triennale 2022-2024) e con le esigenze di mercato di lungo termine.
Nella fattispecie la concessione riguarda un compendio demaniale di complessivi 282.800 mq presso il porto commerciale di Marghera – Molo B composto da aree, edifici, impianti ferroviari (per uno sviluppo complessivo di 3.200 metri) e banchine (banchina Emilia per 510 metri e banchina Liguria per 350 metri di lunghezza).
Oggetto della concessione riguarda il mantenimento e lo sviluppo del compendio ai fini dello sbarco, imbarco, trasbordo, deposito e movimentazione conto terzi di container e ro-ro, nonché di tutti i servizi portuali complementari e accessori al ciclo delle operazioni portuali.
La concessione demaniale avrà una durata di 25 anni (con decorrenza a partire dal 01 ottobre 2024 e scadenza al 01 ottobre 2049) e avrà un canone nominale poco superiore ai 2 milioni di euro/anno, soggetto a rivalutazione sia in relazione alle variazioni di indici nazionali disposti dalla vigente normativa, sia in relazione agli ammortamenti per gli investimenti infrastrutturali previsti dal concessionario.
La società – che si impegnerà a provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere e degli impianti in concessione – prevede di raggiungere, al termine della concessione, un volume di traffico feeder e intra-mediterraneo pari a 500.000 Teu, uno shift modale medio da strada a ferro del 6% dei propri volumi e proseguire, per il tempo necessario, a ospitare (per il tempo necessario alla struttura commissariale) gli accosti di navi da crociera nella modalità attuale.
Gli investimenti totali per un valore di 78,6 milioni di euro riguarderanno principalmente la sostenibilità ambientale (con sostituzione dei motori endotermici con motori elettrici o a basso impatto ambientale dei mezzi per la movimentazione di container, l’installazione di pannelli fotovoltaici e l’installazione di torri-faro a led) e lo sviluppo della capacità operativa e logistica del terminal per il quale verranno destinati oltre 55 milioni di euro (di cui 24 milioni dedicati all’acquisto/aggiornamento delle gru) concentrati principalmente per l’acquisizione di nuovi mezzi o nell’aggiornamento degli esistenti.
“Un passo decisamente in avanti, che apre concretamente la stagione delle nuove concessioni nell’isola di Marghera e proietta il nostro sistema portuale nel futuro” ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio. “Con questa concessione diamo una prospettiva ai traffici, al lavoro portuale, alla sostenibilità, alla transizione verso un porto più moderno ed efficiente e diamo il nostro contributo alla crescita dell’intero sistema economico e logistico (oltreché portuale) del Veneto e del Nord Est”.
Nel corso della seduta, inoltre, il Comitato di Gestione, sentita la Commissione consultiva, ha deliberato all’unanimità il rilascio di una concessione demaniale e correlata autorizzazione all’esercizio di operazioni portuali in conto proprio (ex art. 16 e 18 della L. n. 84/1994 s.m.i.) alla società Veneta Cementi Srl, per lo svolgimento di operazioni portuali di sbarco imbarco cemento. La concessione, della durata di 20 anni, ha per oggetto un tratto di fascia demaniale nella porzione meridionale del Canale portuale Brentella e prospiciente specchio acqueo per realizzarvi ed esercitarvi un accosto operativo di circa 188 metri.
Per questa ulteriore concessione l’Adsp spiega che il canone annuale, già ammortizzato, è pari a poco più di 120.000 euro. La società – che commercializza cementi di alta qualità, qualificati come ecosostenibili – si impegna a realizzare una banchina atta ad accogliere navi auto-scaricanti; lo sbarco del cemento avverrà in modalità automatica h24 senza produrre emissioni. Anche in tale fattispecie, è stato applicato il nuovo Regolamento per le Concessioni Demaniali Marittime.
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