Linea Pescara – Croazia, ora si cercano candidati per il triennio 2024-2026
Fallita la gara per il triennio 2023-2025, la locale Camera di Commercio continua a sperare con l’avvio del bando per un nuovo contributo da 200mila euro
Andato deserto anche il bando pubblicato lo scorso autunno per l’attribuzione del relativo contributo pubblico per il triennio 2023-2025, non muore ancora però il sogno della Camera di Commercio di Pescara di poter vedere in futuro riattivato il collegamento estivo via mare tra la città e le coste croate.
A questo scopo l’ente ha ora pubblicato un nuovo avviso pubblico, cui gli interessati potranno aderire entro il prossimo 21 luglio e che riguarda il triennio 2024-2026. Come nel bando precedente, viene infine chiarito che l’iniziativa è condotta dalla Camera di Commercio di Pescara in sinergia con il Porto turistico Marina di Pescara, la Capitaneria di Porto, il Comune di Pescara, la Regione Abruzzo e l’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Centrale.
La procedura prevede lo stanziamento di un massimo di 200mila euro a un operatore economico che effettui il servizio di trasporto passeggeri da Pescara “a uno o più porti della Croazia o delle sue isole”, con almeno una coppia di corse settimanali, di cui “almeno una tra il giovedì e la domenica, per il periodo compreso fra la prima settimana di luglio e la prima settimana di settembre di ciascun anno”, impiegando una nave con capacità di trasporto di almeno 300 persone.
Se le condizioni economiche, così come la richiesta in termini di numero di collegamenti a settimana, sono identiche a quelle della precedente edizione, la nuova procedura ammorbidisce un po’ le richieste rispetto al periodo di attivazione della linea (quella dello scorso autunno prevedeva che questa venisse effettuata tra il venerdì e la domenica, tra la terza settimana di giugno e la prima settimana di settembre). Resta da vedere se queste modifiche saranno sufficienti a richiamare questa volta uno o più interessati.
In passato, un servizio marittimo tra Pescara e la Croazia, precisamente verso Hvar, era stato effettuato da Snav, sempre a fronte di incentivi erogati dalla Camera di Commercio locale.
La compagnia aveva però abbandonato la rotta nel 2017, motivando la scelta con l’inadeguatezza del porto e in particolare dei suoi fondali. Al riguardo l’amministratore delegato della compagnia Raffaelle Aiello aveva chiarito che “il problema è l’inadeguatezza del porto, che ci costringe a effettuare il collegamento con un mezzo veloce da 329 posti, in quanto c’è il problema del pescaggio, legato a una profondità dei fondali del porto di appena 3 metri, quando noi avremmo bisogno di un’altezza di almeno 5 o 6 metri”.
Sul tema non si registrano nel frattempo novità, dato che è lo stesso bando a chiarire che il collegamento verrà attivato dalla banchina individuata del porto turistico, lunga 85 metri, la cui profondità del fondale della zona di attracco verrà adeguata prima dell’inizio del servizio “alla quota di -3,5 metri livello medio mare”.
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