Fai Liguria sul fermo dell’autotrasporto a Genova: “Motivi non fondati. No ad allusioni”
L’associazione, unica a non aderire alla protesta, chiarisce le proprie ragioni e stigmatizza l’accelerazione della proclamazione
A valle dell’articolo pubblicato ieri sul fermo dell’autotrasporto a Genova dichiarato da varie associazioni di categoria, riceviamo e pubblichiamo dalla Fai Liguria, unica sigla a non aderire, la seguente nota a firma del segretario Gianfranco Tiezzi:
Fai Liguria non è stata coinvolta nelle riunioni in cui è stata ventilata l’ipotesi del fermo dell’autotrasporto per le giornate del 15, 16 e 17 giugno.
Riteniamo che la situazione per le nostre aziende della filiera sia di grande difficoltà e che le esigenze degli autotrasportatori debbano essere una priorità assoluta, ma per proclamare un fermo della categoria c’è bisogno di un motivo fondato e non di allusioni come quelle fatte sulla stampa in questi giorni.
Per trovare una soluzione condivisa per gli autotrasportatori le fughe in avanti e il mancato coinvolgimento rischiano di essere un modus operandi deleterio per l’intero settore. L’accordo tra Aspi, Comune di Genova e Regione Liguria dell’ottobre del 2021 prevede lo stanziamento di 180 milioni come rimborso per i gravi danni causati dai cantieri nell’intero nodo autostradale di Genova e una parte importante di queste risorse è destinata agli autotrasportatori che, ad oggi, non hanno ancora ricevuto nulla.
Chiediamo di procedere con urgenza con i provvedimenti attuativi sulle regole, le somme e le procedure per erogare il risarcimento perché la nostra categoria ha subito e continua a subire importanti disagi. Non abbiamo compreso l’intenzione strumentale da parte di qualcuno di accelerare i tempi di proclamazione del fermo, così non abbiamo compreso le allusioni di presunte risorse distratte per il progetto del tunnel portuale.
Per proclamare un fermo c’è bisogno di motivazioni concrete.
Per questo prenderemo la nostra posizione in merito solo dopo la giornata di domani, 9 giugno, nella quale è previsto un incontro tra associazioni in tarda mattinata e nel pomeriggio un incontro in Regione con il Presidente Toti, al quale chiederemo aggiornamenti sull’impegno, che si era preso nell’aprile scorso, di attivarsi per trovare soluzioni a questa situazione che sta paralizzando il nostro settore.
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