Il progetto Gnl di Smart Gas a Monfalcone dovrà essere assoggettato a Via
Si allungano i tempi per il deposito offshore e il sistema di fornitura via bettolina pensati dall’imprenditore Alessandro Vescovini in Nord Adriatico
L’istruttoria e il confronto degli ultimi nove mesi non sono bastati: secondo quanto decretato ieri dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, il progetto presentato da Smart Gas per la realizzazione di un sistema di distribuzione di Gnl via mare a partire dal porto di Monfalcone dovrà essere assoggettato a procedura di Valutazione di impatto ambientale, comprensiva della Valutazione di incidenza ambientale di livello II (“Valutazione appropriata”).
Il progetto presentato a settembre dalla società facente capo all’imprenditore Alessandro Vescovini, patron di Sbe-Varvit col supporto di Rina Consulting, prevede l’installazione di una unità galleggiante per lo stoccaggio del Gnl denominata “nave madre”, della capacità di 145.000 m3, ormeggiata al largo del golfo di Trieste e rifornita 13 volte l’anno; il trasferimento a terra, presso Monfalcone, del Gnl tramite nave shuttle avente una capacità di 12.000 m3, con una stima di 155 viaggi l’anno; lavori di adeguamento sulla banchina tra cui l’installazione di un carroponte per la movimentazione degli ISO Container, l’installazione di quanto necessario per il caricamento (riempimento) degli stessi e un adeguamento della ferrovia (già presente nella banchina Molino Casillo) per consentire le manovre in sicurezza; sistema di logistica treno-gomma nell’area di Monfalcone per il trasporto del Gnl tramite Iso container all’utente finale (individuata nel progetto una serie di industrie energivore clienti in un’area estesa anche al Veneto), che si occuperà della rigassificazione; individuazione di cinque hub ferroviari (Brescia, Marzaglia, Udine, Padova e Verona) da cui trasferire su gomma i container per i consumatori eventualmente non collegati direttamente alla rete ferroviaria.
Le molte osservazioni degli enti locali hanno indotto la Commissione tecnica di Via a ritenere opportuno un approfondimento degli effetti del progetto: ai 18 mesi previsti dal cronoprogramma per la realizzazione delle opere si aggiungeranno quindi i tempi della procedura di Via, sempre che si concluda positivamente.
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