Una pezza per il problema del personale sulle oil/chemical tanker
Per ovviare alla distinzione chiesta da Emsa, il Comando generale delle Capitanerie proroga a tutto il 2024 i certificati dei marittimi per le operazioni di carico su petroliere e chimichiere
Il problema dei titoli abilitativi dei marittimi italiani impiegati su chimichiere e petroliere è stato quantomeno rinviato.
Come raccontato alcune settimane fa da SHIPPING ITALY, aveva destato viva preoccupazione una circolare del Comando generale delle Capitanerie di porto che, recependo gli esiti di un audit condotto da Emsa per la verifica della corretta implementazione della Direttiva (EU) 2022/993, introduceva una differenziazione fra i certificati di formazione avanzata per le operazioni di carico su petroliere e quelli per le operazioni di carico su navi chimichiere. In sostanza, un marittimo imbarcato su una nave a doppia classificazione oil/chemical non potrà più ottenere la duplice abilitazione, se non dimostrando che l’unità sia stata utilizzata, durante il suo imbarco, per almeno tre mesi per ognuna delle due categorie di prodotti.
Oggi è un’altra circolare del Comando a spiegare che “le evidenze ricevute da questo Reparto rilevano, un inaspettato numero di soggetti coinvolti in problematiche di rinnovo degli attestati”. Pertanto, – questa la risposta della Capitanera – in attesa della modifica dei decreti 1° aprile 2016 (che istituivano i corsi di addestramento avanzato per prodotti petroliferi e prodotti chimici), attraverso l’introduzione di un refresher course, si ritiene necessario, anche su esplicita richiesta delle Associazioni Armatoriali, consentire un periodo transitorio mantenendo in corso la validità degli addestramenti avanzati già conseguiti. Pertanto la validità dei certificati di addestramento avanzato per le operazioni del carico su navi cisterna adibite al trasporto di prodotti petroliferi e addestramento avanzato per le operazioni del carico su navi adibite al trasporto di prodotti chimici – scaduti o in scadenza nel periodo compreso fra il 27 aprile 2023 e il 30 giugno 2024 – e che non potranno essere rinnovati secondo le modalità previste nella suddetta circolare n. 049/2023 (dimostrando il periodo di tre mesi di navigazione) è prorogata fino al 31 dicembre 2024”.
Da capire se, oltre alle associazioni armatoriali, tale iniziativa soddisfi anche Emsa.
In una nota Confitarma ha manifestato pubblicamente il proprio “apprezzamento per la tempestività ed efficacia con cui il Comando Generale ha inteso affrontare le serie criticità sorte in conseguenza dei rilievi dell’Emsa su tale argomento. Provvidenziale, in particolare, la clausola di salvaguardia prevista nella circolare a favore dei lavoratori marittimi direttamente interessati dalla delicata problematica. La vicenda conferma l’importanza del consolidato rapporto di collaborazione fra armamento nazionale e Comando Generale, fondamentale anche al fine di affrontare le sfide che ci attendono nell’immediato futuro. In tale ottica sinergica, Confitarma plaude anche all’’iniziativa di istituire un gruppo di lavoro – che vede il coinvolgimento degli stakeholders – dedicato all’aggiornamento dei decreti che disciplinano i corsi di formazione e le certificazioni dei marittimi. L’iniziativa rappresenta, infatti, un’importante opportunità non solo per rafforzare le competenze fornite ai lavoratori marittimi, ma anche allo scopo di semplificare quanto più possibile le procedure di conseguimento delle certificazioni” ha detto il residente Mario Mattioli.
A.M.
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