Gioia Tauro resta il porto top per la cocaina in Italia
Secondo la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga nello scalo calabrese passa oltre il 97% dello stupefacente importato via mare in Italia
Nel porto nazionale di Gioia Tauro si concentra più del 97% della cocaina sequestrata in import nel nostro paese, con la modalità marittima a farla da padrone.
È quanto emerge dai dati della relazione annuale 2023 della Direzione centrale per i servizi antidroga del dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero degli Interni, in vista della giornata mondiale delle Nazioni Unite contro l’abuso e il traffico illecito di droga che ricorre il 26 giugno.
“I maggiori sequestri di cocaina, registrati negli scorsi anni nei porti di Genova e Livorno, oltre che in quello di Gioia Tauro (RC), indicano che le organizzazioni criminali, dopo aver ritenuto per anni il porto calabrese la porta preferita per l’ingresso della cocaina dal Sud America, hanno interessato, negli ultimi tempi, anche altri scali portuali del Mediterraneo, nell’ottica di diminuire il rischio di sequestro, e favorire, in alcuni casi, gli interessi delle cosche locali (…). Nel porto di Gioia Tauro, comunque, nel 2021 sono state sequestrate oltre 13 tonnellate di cocaina, a conferma del ruolo fondamentale e primario, che tale scalo continua a rivestire”.
Un ruolo evidenziato dai seguenti grafici, rinvenibili nel report e relativi a dati del 2021.