Prende forma la nuova vita di Enel in banchina a La Spezia
Nel protocollo firmato con il Comune oltre allo smantellamento di pontile e nastro trasportatore, spazio a logistica ed energia verde
Il Comune della Spezia ed Enel hanno firmato nei giorni scorsi un protocollo d’intesa per la riconversione dell’area dell’ex centrale termoelettrica Eugenio Montale: oltre alla riorganizzazione del pontile per lo scarico del carbone (pende l’istanza di Snam per il truck loading) e all’individuazione di aree per la logistica, come ventilato da tre anni, c’è però molto di più.
Variegata infatti la suddivisione dei circa 70 ettari di cui si compone la superficie di proprietà di Enel: un po’ più di un ettaro sarà destinato agli impianti finalizzati alla produzione di idrogeno verde (in attuazione del progetto di sperimentazione presentato da Enel e selezionato, dalla Regione, con assegnazione di 13 milioni e 720mila euro di fondi del Pnrr). Un ettaro servirà per la posa degli accumulatori destinati a tesaurizzare e rilasciare energia per fronteggiare i picchi di domanda (con tetto di potenza spinto a 59 megawatt). Dieci ettari per la posa di una distesa di impianti fotovoltaici per immettere energia in rete e anche per sostenere la produzione in sito di idrogeno verde proiettata all’esterno. Per quella che è stata definita la “logistica complementare” (il testo del protocollo non è ancora stato diffuso) ci saranno 3,4 ettari. Poi 2,7 ettari da destinare a impianti sportivi e altri 14,5 per l’attuazione di progetti in materia energetica e industriale la cui maturazione è aperta all’interazione propositiva del mondo industriale e sindacale. A latere, come detto, smantellamento e bonifica del molo e del nastro trasportatore che serviva a trasportare il carbone dalle navi alla centrale.
“Quello che firmiamo oggi è un accordo storico per la nostra città, atteso da tutti gli spezzini e per il quale abbiamo lavorato con l’obiettivo di garantire la risoluzione ad una situazione di criticità evidente. Parliamo di un’area strategica del territorio che adesso ha una nuova visione per il futuro e una destinazione d’uso ben diversa dal passato. L’area non sarà più utilizzata per la produzione di energia con combustibili fossili, rimangono a disposizione una ventina di ettari di terreno per investimenti produttivi e diventerà un centro innovativo per l’energia sostenibile e l’innovazione. Inoltre saranno recuperate delle zone per uso pubblico, per praticare diverse discipline sportive che richiedono spazi. L’importante risultato è frutto di un lungo confronto con i vertici di Enel, che ringrazio per la loro disponibilità e per aver sottoscritto questo accordo di progetto. L’azienda, anche in base a quanto sottoscritto, resterà sul territorio, ma con una presenza compatibile con la città che vogliamo. Siamo al punto di svolta, presto non vedremo più la ciminiera che verrà demolita. Inizia una nuova era per l’area Enel legata alla sostenibilità, lo sviluppo occupazionale legato a nuove opportunità ed allo sport. Il nuovo volto della città” ha dichiarato il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini.
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