Maersk annuncia il primo retrofit di una sua nave per consumare metanolo
Il liner danese, in collaborazione con il produttore di motori Man, dal 2024 avvierà progressivamente la riconversione della flotta al combustibile green
“Per la prima volta nell’industria navale, A.P. Moller – Maersk procederà al retrofit di una sua nave esistente per trasformarla in una dual fuel alimentata a metanolo e quindi in grado di navigare con metanolo verde”.
Lo ha reso noto con un comunicato la compagnia danese precisando che per “combustibili verdi” debbano intendersi i combustibili con emissioni di gas serra da basse a molto basse nel loro ciclo di vita rispetto ai combustibili fossili.
Il primo retrofit del motore nel settore è previsto per la metà del 2024 e l’intenzione è quella di replicarlo sulle navi gemelle quando saranno sottoposte a visita speciale nel 2027: “Abbiamo fissato un ambizioso obiettivo di emissioni nette zero per il 2040 in tutta l’azienda e abbiamo assunto un ruolo guida nella decarbonizzazione della logistica. L’adeguamento dei motori al metanolo è una leva importante della nostra strategia. Con questa iniziativa vogliamo aprire la strada a futuri programmi di retrofit scalabili nel settore, accelerando così la transizione dai combustibili fossili ai combustibili verdi. In definitiva, vogliamo dimostrare che i retrofit al metanolo possono essere una valida alternativa alle nuove costruzioni” afferma Leonardo Sonzio, responsabile della gestione e della tecnologia della flotta di Maersk.
Maersk ha firmato un accordo con Man Energy Solutions che si occuperà del retrofit del motore: “Nel 2021 abbiamo ordinato la prima nave portacontainer al mondo alimentata a metanolo, seguendo il principio di ordinare solo navi di nuova costruzione in grado di navigare con carburanti ecologici. Contemporaneamente, abbiamo esplorato il potenziale dell’adeguamento delle navi esistenti con motori a metanolo a doppia alimentazione. Dopo aver collaborato con Man, siamo ora pronti a dimostrare come sia possibile retrofittare le navi con motori a metanolo a doppia alimentazione” ha aggiunto Sonzio.
Oltre a puntare all’azzeramento nel 2040, Maersk ha fissato anche obiettivi intermedi per il 2030, “per garantire l’allineamento con l’Accordo di Parigi e la metodologia dell’iniziativa Science Based Targets (SBTi). Ciò si traduce in una riduzione del 50% delle emissioni per container trasportato nella flotta Maersk Ocean rispetto al 2020 e, inoltre, entro il 2030 il 25% del volume dei container sarà trasportato utilizzando combustibili verdi”.
L’intervento di retrofit inizierà l’anno prossimo: “Sostituire le parti del motore e renderlo così in grado di funzionare con il metanolo è un compito piuttosto complesso, ma è solo una parte dell’operazione. Ad esempio, anche i nuovi serbatoi di carburante, la sala di preparazione del carburante e il sistema di alimentazione del carburante fanno parte del retrofit della nave per il metanolo verde. L’ingegneria dettagliata per il primo retrofit è in corso e l’implementazione effettiva avverrà a metà del 2024. Nel frattempo, sono in corso colloqui con potenziali cantieri” ha spiegato Ole Graa Jakobsen, responsabile della tecnologia della flotta e del progetto di retrofit di Maersk.
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