Numeri e futuro delle crociere secondo Roberto Martinoli e Barbara Muckermann
Le previsioni per i prossimi anni parlano di numeri in crescita almeno fino al 2028: la capacità delle navi a livello mondiale salirà progressivamente dai circa 644 mila attuali fino a 746 mila posti letto
Genova – Una serata al Propeller Club – Port of Genoa interamente dedicata alle crociere, con particolare riguardo a quelle di lusso, è stata l’occasione per confermare il buono stato di salute di un settore che nel suo complesso, passata la pandemia che per due anni ha fatto bruciare cassa a tutti i maggiori player, ha ricominciato a navigare a pieno ritmo. Certo ci vorrà del tempo per tutti per riprendersi dalla “botta” finanziaria, ma tornare a vedere i tassi di riempimento delle navi sopra il 100%, parlare di nuove destinazioni, mercati e tecnologie è sicuramente incoraggiante.
A farlo, di fronte alla platea dei soci Propeller, sono stati due veterani molto rispettati del settore come Roberto Martinoli e Barbara Muckermann, e questo sicuramente non fa che aumentare l’ottimismo per le prospettive anche a medio termine. Il loro infatti è un osservatorio privilegiato e la visione espressa è globale, di industry, non limitata a quella delle compagnie per cui operano.
Nel suo intervento Martinoli, senior advisor di Royal Caribbean Group e del suo a.d. Jason Liberty, ha fatto una fotografia del mercato attuale, che vale 31,5 milioni di passeggeri e 1,2 milioni di posti di lavoro, per un giro d’affari complessivo di 155 miliardi di dollari nel mondo.
E’ soprattutto il mercato americano, quello trainante, a essere tornato in piena salute, ma segnali positivi arrivano anche da aree più lontane per noi come Australia e Nuova Zelanda, che vantano i tassi di penetrazione più elevati.
“Le previsioni per i prossimi anni parlano di numeri in crescita almeno fino al 2028: la capacità delle navi a livello mondiale salirà progressivamente dai circa 644 mila attuali fino a 746 mila posti letto” ha spiegato Martinoli, snocciolando poi le cifre del gruppo Royal Caribbean che vanta una flotta di 64 navi (di cui 18 impiegate in Europa: 7 Celebrity Cruises, 6 a marchio Royal Caribbean e 5 Silversea) e 5,5 milioni di passeggeri trasportati.
Resta piuttosto elevata l’età media del crocierista, oggi di 47,5 anni, con il 33% dei passeggeri oltre i 60 anni, anche se le compagnie stanno facendo un grosso sforzo per attrarre sempre di più famiglie e nuove generazioni, le quali dimostrano di gradire la crociera anche come intenzione di acquisto: l’85% dei millennial infatti “pianifica” di farne una. Sempre altissima l’attenzione sulle tematiche di sostenibilità con le grandi Ong che, un tempo semplicemente oppositrici tout court, oggi si siedono al tavolo con i principali player di mercato e ne fissano diversi obiettivi di tutela ambientale (per esempio sulla gestione dei rifiuti, il trattamento delle acque, ecc), procedendo persino a compiere verifiche “a sorpresa”.
Oggi quella crocieristica è una delle industrie più regolamentate a livello mondiale e questa attenzione da parte dei vari stakeholder, clienti in primis, non diminuirà di certo, ha concluso Martinoli.
Brillante anche la presentazione di Barbara Muckermann, chief executive officer di Silversea Cruises, che ha analizzato il segmento specifico delle crociere di lusso, che oggi vale il 3% del mercato complessivo, ma di cui il marchio è leader.
Artide, Antartide, isole Galapagos, la selvaggia Kimberley Coast del Nord dell’Australia, sono diverse le zone molto particolari raggiunte dalle navi Silversea, che prediligono navigazioni lunghe e lente per far “immergere” il crocierista (straviziato a bordo, ovviamente) nelle aree raggiunte.
E’ interessante notare come questa nicchia di mercato, che propone particolari formule “all inclusive” con cui si prende il cliente praticamente a casa, lo si porta in aereo nello scalo di partenza e lo si riporta poi a casa, sia prediletta dai “baby boomers”, ha sottolineato la Muckermann, che rappresentano il 74% del totale della clientela Silversea. La compagnia attende tra circa un mese la consegna della nuova Silver Nova, facendo salire a sei il numero delle navi della propria flotta.
“Le prossime destinazioni su cui stiamo lavorando? Polinesia francese, il nord della Groenlandia e Giappone, un’area che si presta molto per il tipo di vacanza che offriamo” ha concluso la manager.
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