Inchiesta sull’import di mascherine: arrestato Marcello Minenna, ex direttore delle Dogane
Il funzionario, oggi assessore in Calabria, è coinvolto con l’ex parlamentare leghista Pini in un’inchiesta sulla cessione di Dpi all’Ausl Romagna
L’ex direttore dell’Agenzia delle Dogane Marcello Minenna, attuale assessore all’ambiente della Regione Calabria ed ex assessore del Comune di Roma, è stato posto agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della procura di Forlì.
Arrestati, su disposizione della Dda di Bologna, anche un ex parlamentare, il leghista Gianluca Pini, funzionari della prefettura di Ravenna e dell’Ausl Romagna. Fra funzionari della Prefettura di Ravenna, dell’Ausl Romagna, delle forze dell’ordine, sono stati 34 i provvedimenti cautelari. Ben 63 milioni di euro sono stati poi sequestrati in via preventiva in un una maxi-operazione che si ramifica anche all’estero, in Belgio e Germania.
Due i filoni di inchiesta, uno diretto al traffico internazionale di droga e l’altro a fenomeni corruttivi. L’operazione è nata da un’indagine antidroga della Questura di Forlì nel gennaio 2020 nei confronti di un sodalizio straniero dedito al traffico di stupefacenti e da allora si è sviluppata in molte altre direttrici, facendo leva su intercettazioni telefoniche e ambientali.
Partendo proprio dagli stupefacenti, secondo le ipotesi investigative, sarebbe emerso il coinvolgimento nel traffico internazionale di droga di un imprenditore forlivese operante nel settore dell’autotrasporto. Il soggetto viene quindi ritenuto coinvolto in un’attività “di traffico internazionale di stupefacenti operato in collaborazione con un gruppo criminale armato albanese”. Per questo motivo è partita una complessa indagine, fatta di intercettazioni telefoniche e ambientali, anche nella lussuosa auto sportiva in uso all’imprenditore forlivese. Proprio tale attività avrebbe messo in luce – sempre secondo la Procura – un rapporto di affari con l’ex parlamentare forlivese Gianluca Pini, non più in carica dal 2018 e attualmente imprenditore.
Secondo le accuse tra i due ci sarebbe stato un vero e proprio rapporto fiduciario, cementato da vicendevoli interessi finanziari, in cui ciascuno dei due avrebbe messo a disposizione dell’altro le “proprie capacità di interferenza illecita nei contesti nei quali si muovevano” spiega una nota della Procura.
Secondo la Procura è grazie a questa rete di rapporti che l’ex parlamentare avrebbe ottenuto un appalto milionario dall’Ausl Romagna per la fornitura di mascherine e dispositivi di protezione durante la pandemia di Covid. Pini avrebbe quindi promesso a Minenna di accreditarlo nel partito “Lega Salvini Premier”, garantendogli la riconferma della nomina a direttore generale delle Dogane con il nuovo governo (conferma poi non avvenuta), e in cambio Minenna avrebbe favorito Pini sbloccando il carico di mascherine che l’ex parlamentare ha venduto alla Asl di Forlì in un’operazione da 3,5 milioni di euro.
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