Passo avanti decisivo per il Piano Regolatore Portuale di Brindisi
Parere positivo del Consiglio superiore dei lavori pubblici, ora la Vas. Approvazione stimata per l’autunno
Parere favorevole al Piano Regolatore Portuale (PRP) del porto di Brindisi da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Lo ha reso noto l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale che ha elaborato il Prp in collaborazione con la squadra di professionisti e tecnici Sogesid, SpA, società per azioni a capitale sociale interamente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze: “L’iter procedurale si concluderà all’esito della Valutazione Ambientale Strategica, avviata presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che consentirà di portare il Prp in approvazione in seno al Comitato di Gestione dell’AdSPMAM, auspicabilmente dopo la pausa estiva”.
Il parere positivo del massimo organo di consulenza tecnica, giuridico-amministrativa nell’amministrazione pubblica è stato il frutto di una condivisione di intenti sinergica con la Regione Puglia e il Comune di Brindisi che, ieri, hanno partecipato, alla riunione.
“Il porto del futuro inizia a muovere i suoi primi, fondamentali passi” ha commentato il presidente di Adsp Ugo Patroni Griffi: “L’approvazione del PRP rappresenta una notizia eccezionale per la città di Brindisi e per tutto il territorio e testimonia non solo il notevole e qualificato lavoro svolto dall’Ufficio di Piano, ma anche una ritrovata sinergia interistituzionale che ha visto lavorare per un unico obiettivo, lo sviluppo del porto di Brindisi per i prossimi 50 anni, Regione Puglia e Comune di Brindisi. Il nuovo porto sarà polifunzionale, pienamente accessibile, green e smart. Un hub moderno capace di consolidare i traffici esistenti e di attrarne di nuovi e di garantire spazi per insediamenti produttivi”
Secondo la nota di Adsp “il nuovo documento programmatico terrà conto anche delle ultime novità introdotte dalla recente legge 9 novembre 2021, nr.156, che stabilisce, tra l’altro, misure di semplificazione in materia di dragaggi e di riutilizzo dei materiali di escavo dai fondali marini, al fine di promuovere investimenti in favore di progetti di economia circolare, di favorire l’innovazione tecnologica, nel rispetto, al contempo, della sicurezza del trasporto marittimo. Il documento strategico attualmente in uso, nel porto di Brindisi, era stato approvato nel 1975, era stato oggetto di una significativa variante nel 2006 e di un importante adeguamento tecnico funzionale nel 2020”.
Il riferimento alla legge 156 riguarda il “riutilizzo in ambienti terrestri e marino-costieri” dei materiali di dragaggio, cardine del Prp dell’Adsp che prevede escavi per oltre 2,6 milioni di metri cubi di fondali (che in larga parte dovrebbero essere conferibili negli ampliamenti previsti dei piazzali). Il decreto attuativo di quella norma, tuttavia, a più di un anno dalla scadenza del termine non è ancora stato adottato da Ministero dell’Ambiente e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
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