Pubblicata la nuova gara per le manovre ferroviarie in porto a Genova
Oltre ad aver aumentato tariffe e costi, l’Autorità di sistema portuale prevede ora nel 2029 un numero di treni merci pari a 12.350 (prima erano 12.300 solo i convogli container). Confermato il meccanismo premiale di clausola sociale
Come preannunciato, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha pubblicato il nuovo bando di gara per aggiudicare il servizio di manovra ferroviaria nel porto di Genova per i prossimi 5 anni (+ 2 di possibile proroga).
Il valore dell’appalto è cresciuto da 55,5 a 61,5 milioni di euro perché l’ente, dopo la prima gara andata deserta, ha ritoccato il piano economico e finanziario nella direzione auspicata dal gestore uscente, la società Fuorimuro. Rialzate sono state in particolare le tariffe del servizio.
Di seguito il confronto fra prima e seconda versione del pef:
Influenzate presumibilmente dai dati di traffico negativi del 2023, sono invece addirittura peggiorative le previsioni per gli anni a venire. Come mostra infatti il raffronto che pubblichiamo di seguito, rispetto alla prima versione, che enumerava i treni previsti per il traffico container (12.300 nel 2029) prescrivendo di aggiungervi mediamente 400 treni/anno di rinfuse liquide, la seconda appena pubblicata, che ricomprende ogni tipologia, è peggiorativa, arrivando addirittura al 2029 con un numero di treni complessivo (12.350) pressoché pari a quello che il primo Pef attribuiva ai soli container , a conferma di come l’Adsp ritenga evidentemente che la nuova diga foranea impatterà per soli circa 300mila Teu aggiuntivi rispetto al traffico attuale (il rail ratio di lungo periodo è mantenuto in entrambe le versioni al 20%).
Altro decisivo fattore su cui la port authorty è intervenuta (pur senza spiegare come, dato che la modalità di calcolo è identica nei due pef) è quello del costo del personale. Il risultato dei ritocchi è che il risultato netto cumulato nei 5 anni standard di servizio è passato da 1,49 a 1,82 milioni di euro, cosa che nella speranza della stazione appaltante (l’Autorità di sistema portuale) dovrebbe rendere più appetibile il servizio.
Variato leggermente inoltre il peso dell’offerta economica (che passa da 25 al 30%), con contestuale riduzione di quello dell’offerta tecnica, anche se viene confermato il forte meccanismo premiale (20 punti) per chi proponga “il totale assorbimento dei lavoratori attualmente impiegati dal concessionario uscente, anche mediante l’eventuale impiego in servizi aggiuntivi”.
Tempi lunghi per formulare le offerte: il termine è il 20 settembre, a ridosso della scadenza della concessione di Fuorimuro, per cui è a questo punto prevedibile una proroga almeno fino a fine anno del servizio di manovra ferroviaria in porto a Genova.
A.M.
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