Salta il contratto con Cimolai, dalla Difesa nuova gara per 4 rimorchiatori azimutali
Sul piatto una commessa da 37,6 milioni di euro, previste anche opzioni per due ulteriori unità destinate alla Marina Militare
La Direzione degli Armamenti Navali del Ministero della Difesa ha varato quest’oggi una gara per assicurarsi la fornitura di quattro rimorchiatori azimutali, nell’ambito di un piano volto ad ammodernare i mezzi utilizzati dalla Marina Militare per la sua logistica portuale.
La procedura, di tipo ristretto, ha un valore di 37,6 milioni di euro ed è articolata in otto lotti, i primi quattro dei quali relativi ognuno a un “rimorchiatore di potenza di tipo azimutale” e al relativo “supporto logistico iniziale” e del valore unitario di 9,374 milioni di euro. Il quinto riguarda invece la fornitura di servizi e materiali di supporto, mentre i successivi tre, opzionali, sono relativi alla costruzione di eventuali due unità aggiuntive (il sesto e il settimo) e infine alla fornitura di “materiale integrativo per il supporto logistico iniziale” (l’ottavo). Poche, al momento, le altre informazioni note – la documentazione di gara è ancora in via di pubblicazione – ma tra queste vi sono i termini per la presentazione delle domande di partecipazione, fissati al prossimo 25 settembre.
Questa nuova iniziativa della Navarm si è evidentemente resa necessaria dopo il venire meno della possibilità, per la Difesa, di assicurarsi una analoga fornitura da parte di Cimolai.
Il gruppo navalmeccanico pordenonese lo scorso maggio aveva vinto (con una offerta del valore di 30,549 milioni di euro su un budget di 33,3 milioni) un appalto per costruire cinque mezzi dello stesso tipo (rimorchiatori portuali azimutali), nell’ambito di una procedura che nell’insieme prevedeva la realizzazione di 11 unità navali di varia funzione.
Una aggiudicazione che Cimolai – nel frattempo travolto da una crisi finanziaria generata dai derivati legati al tasso di cambio euro-dollaro – si è però visto revocare, con ogni probabilità per ragioni legate propio alle sue difficoltà, con un apposito decreto che porta la data dello scorso 15 giugno. Il quale ha evidentemente aperto la strada a questa nuova procedura, dalle richieste ridimensionate rispetto alla edizione del 2021 (quattro rimorchiatori anziché cinque) ma dal budget decisamente più consistente, anche a livello unitario (9,374 milioni per singolo mezzo, contro i 6,66 stanziati nella gara avviata nel 2021).
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