Ccnl, dragaggi, concessioni e canoni: il programma di Legora de Feo, neopresidente di Fise Uniport
I rapporti con l’Autorità di Regolazione dei Trasporti e le tematiche connesse al lavoro portuale saranno altri due assi strategici della nuova presidenza
L’Assemblea di Fise Uniport, Associazione del mondo logistico portuale cui aderiscono aziende che operano nei maggiori scali italiani, con oltre 4.500 dipendenti e un fatturato aggregato di circa 1,5 miliardi di euro, ha eletto oggi a Roma all’unanimità come nuovo presidente Pasquale Legora de Feo, presidente e amministratore delegato del terminal CO.NA.TE.CO e Soteco di Napoli.
A Federico Barbera, presidente uscente che per molti anni ha guidato lo sviluppo di Uniport, è andato il plauso e il ringraziamento del neopresidente e di tutta l’assemblea per il lavoro svolto.
Una nota dell’associazione spiega che, a supportare Legora de Feo nel suo operato ci saranno anche i vicepresidenti Ignazio Messina, Edoardo Monzani, Antonio Testi, Vito Totorizzo. Presidente vicario sarà Fabrizio Zerbini, mentre Federico Barbera è stato nominato presidente onorario.
Tra le priorità del mandato del nuovo presidente ci sarà la riforma delle procedure per il rilascio delle concessioni terminalistiche e per la determinazione dei canoni su cui Legora ha osservato come “a fine dicembre è stato finalmente emanato il Regolamento per il rilascio delle concessioni, a cui ha fatto seguito la recentissima emanazione delle Linee guida per le modalità di applicazione del regolamento stesso. Il primo giudizio del mondo portuale e associativo non è stato sicuramente positivo, l’impressione è che le procedure siano molto complesse e farraginose. Per quanto riguarda invece le concessioni già esistenti, appare urgente insistere nell’opera tesa a rivedere il sistema di indicizzazione annuale dei canoni di concessione demaniali” ha detto Legora de Feo.
Altra priorità indicata riguarda i rapporti con le istituzioni in vista della preannunciata riforma della legislazione portuale: “Lavoreremo – ha proseguito – affinché si preveda un rafforzamento del ruolo degli operatori portuali rappresentativi delle principali vocazioni dei singoli porti, che sia non solo consultivo, ma anche di partecipazione alla fase decisionale, almeno sulle grandi tematiche strategiche per lo sviluppo dei porti come ad esempio quelle dei Piani regolatori portuali o dei documenti di pianificazione strategica, atti di pianificazione per i quali si devono prevedere nella riforma obblighi precisi a carico delle Autorità di Sistema Portuale (e tempi massimi e vincolanti) per l’adozione ed eventualmente lasciando compiti solo consultivi riguardo agli altri atti”.
I rapporti con l’Autorità di Regolazione dei Trasporti e le tematiche connesse al lavoro portuale saranno altri due assi strategici della nuova presidenza: “Intendiamo – ha detto ancora il nuovo vertice dei terminalisti portuali – portare avanti il confronto che si aprirà entro l’anno con le organizzazioni sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore, previo un accurato confronto con tutti gli associati, per cogliere le esigenze e le proposte specifiche alle quali dare risposta all’interno del nuovo contratto”.
Tra i punti qualificanti su cui essere protagonisti inserisco sicuramente quelli della formazione e della sicurezza dei lavoratori con il contributo fattivo dell’Ebn Porti di cui Uniport è parte costitutiva. Ancora, si dovrà essere parte attiva nel perfezionamento del decreto istitutivo del Fondo esodo finalizzato al sostegno e incentivazione al pensionamento anticipato dei dipendenti delle imprese, facendo a tal fine ogni sforzo per ottenere il riconoscimento in via normativa della qualifica di usurante a specifici profili e specifiche figure lavorative” ha sostenuto Legora.
Nel suo discorso di insediamento il neo Presidente Uniport ha infine toccato altri due temi strategici per il comparto, il cold ironing e i dragaggi: “Non esistono ancora indicazioni precise e definitive su diversi aspetti del complesso e delicato tema del cold ironing. Tempi e modalità di realizzazione delle connessioni tra il porto e la rete elettrica nazionale; tempi e modalità di realizzazione dell’impiantistica in porto e nei terminal; modalità di organizzazione e gestione del servizio di connessione con le navi; tariffazione; sono tutte questioni oggetto di confronti avviati da poche settimane” ha osservato Legora. Che in conclusione poi ha aggiunto: “Ulteriore tematica su cui attivarsi per noi è quella, molto importante, dei dragaggi dei fondali dei porti. Nonostante la recente approvazione di nuove norme ambientali che avrebbero dovuto favorire lo snellimento delle procedure di approvazione ed esecuzione dei dragaggi, permangono grosse difficoltà in merito all’effettuazione di interventi di approfondimento dei porti italiani o anche di semplice manutenzione”.
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