Gestore stazione marittima cercasi al porto di Salerno
L’Adsp campana avvia una consultazione preliminare in vista del rilascio della concessione. Previsto l’allungamento della banchina Manfredi a spese pubbliche
Poco meno di due anni fa l’Autorità di Sistema Portuale campana si era già mossa in tal senso, ma, complice il periodo di piena pandemia e le intervenute modifiche legislative, non se ne era fatto nulla e ora l’ente rilancia la procedura per l’affidamento della stazione marittima di Salerno.
Si riparte da una “consultazione preliminare all’avvio della procedura di evidenza pubblica per il rilascio della concessione”, consultazione declinata proprio ai sensi del nuovo regolamento concessioni e del nuovo codice degli appalti. Nulla di vincolante, in sostanza, per ora, ma una “pre-fase” di 15 giorni volta, fra l’altro, a “integrare la preparazione degli atti e lo svolgimento della relativa procedura per acquisire informazioni” e a “informare gli operatori economici dell’intendimento di indire la procedura”, “avviare un dialogo pubblico con gli operatori economici, onde ricevere dai medesimi osservazioni, suggerimenti e informazioni”.
L’avviso specifica le infrastrutture che rientreranno nel pacchetto (l’edificio della stazione marittima in senso stretto, fatti salvi alcuni spazi che resteranno all’uso di Adsp, la banchina di Molo Manfredi, che resterà pubblica e disponibile, in via secondaria, ad approdi di unità non passeggeri laddove necessario, i piazzali per bus e simili), impegni e obblighi del concessionario (compreso quello di operare anche su altre zone dello scalo laddove per qualunque esigenza una nave da crociera non approdasse al Manfredi), durata di 8 anni della concessione e canone di circa 121mila euro (stimato sul 2023).
Da notare anche che, rispetto al 2021, ora l’Adsp ha evidenziato “l’intendimento di avviare una procedura di lavori che consenta un ulteriore allungamento della banchina di ormeggio dedicata al traffico crocieristico con fondi pubblici”, richiamando una pronuncia del Consiglio superiore dei lavori pubblici dello scorso giugno al riguardo: “La realizzazione determinerà una implementazione della capacità di ormeggio, che sarà regolamentata attraverso l’ampliamento della concessione se ancora vigente, ex art. 24 reg. cod. nav, e riparametrazione del canone di godimento come derivante della gara, ferma la data di scadenza”.
Specificati infine il previsto impatto occupazionale (6,5 unità lavorative annue) e la previsione di una clausola sociale consistente nell’obbligo all’assorbimento prioritario del personale del gestore uscente, la società Salerno Stazione Marittima (compagine di oltre 40 soci, con ruoli preminenti di Culp Flavio Gioia, Rimorchiatori Salerno del gruppo Rimorchiatori Riuniti, Gruppo Gallozzi e Gruppo Amoruso) insieme a Salerno Cruises (joint venture fra i gruppi Amoruso e Aloschi).
A.M.
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