Vanno ad Abu Dhabi Ports per oltre 400 Mln $ le ultime quattro navi con-ro di Messina
La compagnia nei prossimi mesi dovrà attivamente trovare sul mercato tonnellaggio portacontainer e ro-ro per sopperire a quest’ultime uscite
Da chi è arrivata e quanto irrinunciabile è stata l’offerta accettata dalla Ignazio Messina & C. per accettare la vendita in blocco delle sue ultime quattro navi con-ro in flotta dopo la cessione già avvenuta delle prime quattro negli ultimi mesi?
Una risposta a questi interrogativi che a Genova e nello shipping italiano si stanno ponendo in molti ora c’è: secondo quanto appreso infatti da SHIPPING ITALY l’acquirente delle navi con-ro Jolly Cobalto, Jolly Titanio, Jolly Palladio e Jolly Vanadio è la Abu Dhabi Ports, il gruppo emiratino noto fino ad oggi soprattutto per le proprie attività terminalistiche ad Abu Dhabi e dintorni. A proposito del prezzo invece, cifre esatte non sono emerse ma fonti vicne alla shipping company genovese confermano che nelle casse della Ignazio Messina & C. entreranno complessivamente oltre 400 milioni di dollari. Dunque il prezzo di vendita unitario di ciascuna nave è di oltre 100 milioni di dollari. Cifre che riflettono un momento di mercato in cui scarseggia il tonnellaggio di navi con-ro e alle quali evidentemente la famiglia Messina non ha saputo e voluto dire di no.
L’affare di compravendita è stato intermediato dalla società di brokeraggio navale banchero costa.
Queste stesse navi, otto unità gemelle costruite in Sud Corea dai cantieri Stx e Daewoo e consegnate fra il 2011 e il 2015, erano state pagate un prezzo unitario di circa 80 milioni di dollari. Ciascuna ha una capacità di 3.900 Teu o 6.350 metri lineari di carico rotabile e può garantire grande flessibilità operativa, un pescaggio massimo di 11,50 metri e una portata lorda di 45.200 tonnellate. Ogni unità dispone di una rampa di carico con una portata di 350 tonnellate progettata per consentire il trasporto di carichi eccezionali e di materiale impiantistico sino a 7 metri di altezza sottocoperta.
Per il Gruppo Messina si tratta di un momento di svolta epocale perchè, dopo aver archiviato con successo la ristrutturazione finanziaria con Banca Carige e altri istituti di credito, aver aperto il capitale alla Msc di Gianluigi Aponte e ora aver venduto tutte e otto le sue navi con-ro di proprietà (la cui consegna effettiva al nuovo proprietario avverrà nel corso dei prossimi sei mesi), si trova di fronte una sfide commerciali e operative importanti. A partire dal dover acquistare o noleggiare naviglio (soprattutto portacontainer secondo la strategia espressa dal top managemnt recentemente) che gli consenta comunque di non perdere quote di mercato sia dal punto di vista geografico (sulle linee tradizionalmente operate o sui nuovi collegamenti che intenderà avviare), sia dal punto di vista merceologico (le navi con-ro cedute garantivano agevolmente l’imbarco di project cargo e break bulk che hanno storicamente sempre rappresentato una specializzaizone del gruppo arancione).
A ciò sui aggiungono poi le preoccupazioni dei dipendenti e dei marittimi italiani che sono stati rassicurati dal management sul fatto che l’aziende intende investire e continuare a operare con naviglio proprio o a noleggio, non escludendo la possibilità in futuro di tornare a ordinare una nuova serie di navi ro-ro flessibili oltre all’acquisto di portacontainer già iniziato con le unità Northern Promotion e Northern Priority.
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Cedute da Ignazio Messina & C. tutte e otto le sue navi con-ro