Lefebvre d’Ovidio inizia a pensare a una prossima nuova serie di navi da crociera per Crystal Cruises
L’esperto armatore racconta i tentativi in passato di fusione per Silversea e l’offerta per rilevare da Genting la sua nuova compagnia prima che il gruppo andasse in default
“Mi mancava il mio vecchio mestiere. Avendo lavorato per più di trent’anni nel settore delle crociere di lusso, dopo la vendita di Silversea, la mia precedente compagnia, ho sempre pensato che ci avrei provato di nuovo”. Inizia con queste parole l’intervista rilasciata al Corriere della Sera da Manfredi Lefebvre d’Ovidio, imprenditore e armatore che nel 2019 ha venduto Silversea al gruppo Royal Caribbean salvo poi rientrare nel business l’anno scorso rilevando, tramite la Abercrombie Kent nel frattempo acquisita, Crystal Cruises dal fallimento di Genting Kong Kong.
“L’operazione di Crystal nasce già alla vendita di Silversea, da subito ho cominciato a guardarmi intorno per tornare nel settore, tanto che avevo provato a rilevare Crystal nel 2021, con una prima offerta, rifiutata, da circa 500 milioni di dollari. Anche se a dire il vero avevo tentato senza successo di realizzare una fusione tra Silversea e Crystal molto tempo prima, nel 1998” racconta l’esperto armatore monegasco. “Lo scorso anno – ha aggiunto – dopo il fallimento, ho finalmente rilevato la compagnia per circa 140 milioni di dollari, investendo poi sul totale restyling delle due navi”. La prima di queste due, Crystal Serenity, ha appena completato i lavori da Fincantieri a Trieste e le conseguenti prove in mare per entrare in servizio nelle prossime settimane e la seconda la seguirà nei mesi successivi.
Fra i lavori di refitting e refurbishment è stato ridotto il numero di cabine a bordo (da 500 a circa 300), raddoppiandone così la superficie: “La metà delle cabine ha ora una dimensione di circa 50 metri quadrati. Questo perché sono convinto che gli standard del lusso siano in continua evoluzione verso l’alto. A testimoniarlo è la scelta di catene a cinque stelle, come Ritz Carlton e Four Seasons, che sono pronte a investire miliardi di dollari per operare nelle crociere di lusso” ha spiegato Lefebvre d’Ovidio.
A proposito dei programmi d’investimento per il futuro di Crystal Cruises, dopo l’entrata in servizio delle due navi rimesse a nuovo da Fincantieri, “avvieremo il percorso per costruirne di nuove” ha rivelato l’armatore. “L’obiettivo è costituire una flotta di almeno sei navi, che opereranno in tutto il mondo su tutte le principali rotte. A cominciare dal Mediterraneo e dal Mar Baltico, ossia le tratte che garantiscono le marginalità più elevate”.
Il turismo di lusso, sia a terra che in mare, tira e Abercrombie Kent intende sfruttare le possibili sinergie con Crystal Cruises. Uno scenario che suggerisce a Lefebvre anche la possibilità di una futura quotazione del gruppo.
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Prove in mare per la Crystal Serenity dopo quasi un anno di restyling a Trieste