Primo passo verso i piazzali dei terminal della Piattaforma Europa
Per 24 milioni di euro il Commissario Guerrieri affida alla cordata appaltatrice anche il consolidamento delle vasche di colmata
In attesa di concludere il procedimento di Valutazione di impatto ambientale, Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Livorno e Piombino e commissario per la realizzazione della Piattaforma Europa ha affidato nei giorni scorsi il primo degli appalti collaterali a quello principale, aggiudicato per circa 380 milioni di euro sul finire del 2021.
La stessa cordata – composta da Società Italiana Dragaggi/Fincantieri Infrastructure Opere Marittime/Sales/Fincosit provvederà per 24 milioni di euro e circa 400 giorni di lavoro al “consolidamento delle esistenti vasche di colmata – II lotto – preparazione del piano di riferimento della prima vasca di colmata”, primo intervento propedeutico alla realizzazione della porzione a monte del piazzale del futuro terminal container (il primo lotto è stato aggiudicato a gennaio, senza però evidenza da parte del Commissario).
Come spiega il subcommissario Roberta Macii, “non si tratta di una variante in senso stretto, ma di un affidamento già previsto nell’ambito del progetto principale, che il vecchio codice degli appalti (come il nuovo) sotto cui è stata condotta la procedura consente di aggiudicare, essendo lavori analoghi, al medesimo appaltatore senza gara”.
Il quadro economico dell’appalto principale, non a caso, vale 450 milioni di euro (coperti per 200 milioni di un finanziamento regionale, per 200 da fondi ministeriali e per 50 da un apporto Cipe), oltre 50 dei quali intestati a “Imprevisti e modifiche contrattuali ex art. 106 Dlgs 50/2016”, categoria nella quale è inquadrato l’appalto in questione.
Una nota dell’Adsp ha spiegato che l’opera consiste nella realizzazione “sopra la vasca di contenimento, di un piano carrabile a quota uniforme attraverso la movimentazione e la compattazione sia dei materiali presenti che degli inerti provenienti da cave di prestito o da impianti di recupero (le attività prevedono un apporto di nuovo materiale da cava e materiale riciclato da impianto di recupero al fine di creare un piano uniforme). L’area ha una superficie indicativa di circa 339mila metri quadri ed è posta ad una quota media di circa 4 metri con dislivelli compresi tra i 2,2 e gli 8 metri rispetto al livello del mare. Il pool di imprese dovrà quindi occuparsi di livellare i mammelloni di materiale presenti, drenando al contempo il terreno dalle acque esistenti”.
“La vice commissaria Macii, il dirigente tecnico Pribaz e tutto lo staff hanno fatto un ottimo lavoro. Con la consegna di questo appalto facciamo un altro sensibile passo in avanti verso la realizzazione del secondo investimento portuale più importante in Italia dopo quello della Diga di Genova. Da oggi la Darsena Europa è più vicina” ha dichiarato Luciano Guerrieri, che ha anche fornito aggiornamenti sulla Via (è in corso il riscontro alle 293 osservazioni pervenute): “A breve, già all’inizio della prossima settimana, dovremmo essere in grado di consegnare la relazione alla Commissione di VIA. Speriamo di poter avere il pronunciamento finale entro fine Estate. Dopodiché in tempi rapidi potremo andare alla consegna dei lavori al mare”.
Quanto all’Adeguamento tecnico funzionale, resosi necessario un anno fa e consistente nell’ampliamento dei volumi delle vasche di colmata per fronteggiare la sopravvenuta impossibilità di utilizzare parte dei fanghi di dragaggio per ripascimenti come inizialmente previsto, è Macii infine a riferire che “l’Atf è stato adottato dal Commissario e portato in Comitato di gestione per il recepimento anche da parte dell’Adsp, per quanto la modifica riguardi solo la Piattaforma Europa”.
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