Carburanti navali: il Gnl ora costa meno del Vlsfo
Passati i picchi dei prezzi raggiunti con l’invasione dell’Ucraina
L’altalena di prezzi fra il Gnl (gas naturale liquefatto) e il Vlsfo (Very Low Sulphur Fuel Oil) è stata spesso vivace, oltre che interessante da analizzare e in quest’ultimo periodo ha visto invertirsi un trend in atto da tempo. Alla luce delle normative Imo sulla riduzione delle emissioni di zolfo delle navi in origine, nel 2020, per gli armatori la scelta era fra Vlsfo, Gnl o l’installazione di scrubber, con ben poche certezze su quale fosse la soluzione più efficace, specie a medio-lungo termine.
Un’analisi di Sea-Intelligence ricorda come il mercato inizialmente abbia fatto registrare dei picchi nel prezzo del Vlsfo, rendendo quindi più conveniente agli armatori dotare le proprie navi di scrubber. Successivamente però la situazione si è ribaltata, facendo sembrare gli scrubber un’opzione poco conveniente, per poi cambiare ulteriormente.
Un fattore dirompente è stata l’invasione russa dell’Ucraina, che ha reso i prezzi del Gnl quasi inaccessibili. Ora però, nota Sea-Intelligence, il gas naturale liquefatto è diventato meno caro del Vlsfo.
In assenza di dati pubblici sulle quotazioni del Gnl, l’analisi di Sea-Intelligence ha usato le cifre in vigore a Rotterdam come riferimento, precisando come su quella piazza la media dei prezzi dei carburanti sia generalmente un po’ più bassa rispetto a quanto succede a livello globale, con riduzioni attorno ai 34 dollari per tonnellata.
Anche tenuto in considerazione questo ‘sconto’, il grafico realizzato dalla società di ricerca danese mostra come oggi il Gnl risulti più conveniente rispetto all’alternativa ‘petrolifera’.
R.M.
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