Portuale morto a Taranto: i sindacati chiedono l’istituzione della work port authority
Un lavoratore di 31 anni è rimasto travolto da una delle ecoballe che una nave stava scaricando al Quarto Sporgente dello scalo pugliese
Nel porto di Taranto è morto ieri Antonio Bellanova, un lavoratore di 31 anni dipendente dell’impresa portuale Ecologica rimasto schiacciato da una ecoballa mentre lavorava nella stiva di una nave ormeggiata nell’area del quarto sporgente. L’incidente è avvenuto durante le operazioni di scarico da una nave battente bandiera panamense con un carico di 3.000 tonnellate di ecoballe e una di queste avrebbe travolto e schiacciato il lavoratore. Inutili i tentativi di soccorso da parte degli operatori sanitari del 118; sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri, vigili del fuoco e tecnici dello Spesal per accertare dinamica e responsabilità. L’incidente si è verificato nell’area pubblica del quarto sporgente portuale, non gestita dall’ex Ilva.
A 24 ore dall’accaduto i sindacati dei lavoratori Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sono intervenuti dicendo: “Una tragedia immane rispetto alla quale sono in corso i dovuti accertamenti ma da una prima ricostruzione, tuttavia, sembrerebbe che tale dramma si sia consumato dentro un quadro di gravi criticità. Ancora una volta siamo costretti a registrare una morte sul lavoro in ambito portuale”.
“In attesa dei necessari chiarimenti riguardo alle dinamiche e responsabilità – evidenziano le tre organizzazioni sindacali – è inaccettabile in un Paese civile andare al lavoro e non fare più ritorno a casa. Non abbiamo più bisogno di tavoli inconcludenti, ma di azioni e di risposte concrete da parte di tutte le istituzioni, preposte alla salvaguardia della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto in ambiti delicati come quelli portuali. In linea con le disposizioni vigenti nei porti, chiediamo l’istituzione della stop work authority, che permette al lavoratore di interrompere le attività quando a suo giudizio non siano svolte in maniera sicura e prevenire così ogni potenziale occasione di incidenti sul lavoro”.
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti valuteranno nel corso delle prossime ore “tutte le più opportune iniziative da intraprendere”.
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