Rif Line aggiungerà altre navi e traguarda i 100mila Teu trasportati dal Far East
Sulla linea dal Bangladesh e dalla Cina verso l’Italia operata da Kalypso Compagnia di Navigazione sono attualmente impiegate quattro portacontainer da 2.500 Teu
Il gruppo Rif Line, primario player attivo in Italia nel business delle spedizioni e del trasporto marittimo attraverso Kalypso Compagnia di Navigazione, promette di voler crescere in termini di capacità di stiva e di container trasportati.
“Stiamo estendendo il nostro network sia nel Mediterraneo che in Asia, per poter avere maggiori volumi viste le continue richieste da parte dei nostri clienti” spiega in una nota Francesco Isola, amministratore delegato e fondatore di Rif Line. “In particolare – aggiunge – abbiamo aumentato la nostra capacità di stiva dall’Asia. Quando abbiamo iniziato nel 2021 avevamo sulla rotta asiatica due navi che effettuavano servizio con una capacità di 1.100 Teu ciascuno, oggi queste rotte vengono percorse da ben quattro navi che hanno la capacità media di 2.500 TEU. Valutiamo l’inserimento di nuove navi per aumentare la frequenza del servizio. Abbiamo, in pratica, più che quadruplicato i volumi”.
Le navi attualmente operate da Kalypso Compagnia di Navigazione in charter sono le portacontainer Zhong Gu Peng Lai, Zhong Gu Xiong An, Zhong Gu Lin Yi e la Zhong Gu Ying Kou. La nave portacontainer Burgundy acquistata nei mesi scorsi risulta invece ancora impiegata a noleggio da Cma Cgm nel Mediterraneo e in Mar Nero.
Rif Line nella sua nota afferma che “l’andamento dei noli e le sempre maggiori richieste dei clienti tra Asia ed Europa stanno favorendo la nascita e la crescita di armatori sempre più agili che riescono ad offrire tempi di viaggio reali competitivi. Tra queste c’è Rif Line Group che ha fatto registrare una crescita sorprendente, arrivando ad essere una delle più importanti compagnie di navigazione battenti bandiera italiana”. La nave Burgundy batte bandiera italiana mentre le altre unità in charter quella cinese.
Sempre secondo quanto comunicato dal gruppo “Rif Line è passata da circa 15mila Teu l’anno a oltre 50mila nel solo 2023” e, secondo quanto annuncia Isola, “l’obiettivo nei prossimi anni sarà quello di raggiungere i 100mila Teu trasportati sulle rotte del Far East. In particolare, il Bangladesh rimane un mercato fondamentale su cui siamo protagonisti con transit time più bassi rispetto a quelli che possono offrire i nostri competitor”. Oltre a ciò l’a.d. aggiunge che “il calo di prezzo dei noli marittimi e la diminuzione dei volumi di container trasportati negli ultimi anni non ha comunque fermato la crescita dell’azienda che ora punta a realizzare una blue economy pienamente sostenibile”.
Il numero uno di Rif Line conclude definendo “il 2022 è stato un anno in chiaroscuro. Nonostante ciò l’azienda si aspetta di chiudere (a livello di gruppo, ndr) con oltre 200 milioni di euro di ricavi e con un utile di circa 4 milioni di euro. E per il 2023 ci aspettiamo un sostanziale aumento di volumi che avevamo registrato già nel 2022 e che è continuato nel corso del 2023. Per i prossimi anni la nostra sfida principale è legata agli interventi ambientali per ottimizzare e ridurre i consumi e adeguarsi alle nuove normative”.