Conftrasporto a Genova celebra la ‘rinascita’ di Fai Liguria: “Servono infrastrutture”
L’associaizone regionale presieduta da Davide Falteri intende garantire la rappresentanza delle imprese liguri in un’ottica di filiera allargata alle altre associazioni
Genova – “Dalla Gronda al Terzo Valico, la politica dei ‘no’ ha danneggiato l’economia ligure e quella italiana: è tempo di sbloccare le opere fondamentali per dare impulso alle enormi potenzialità di questo territorio, con la centralità dei suoi porti e il suo sistema logistico all’avanguardia”. Questo il messaggio che Paolo Uggè, presidente nazionale della Federazione degli autotrasportatori Italiani (Fai) aderente a Conftrasporto, ha voluto lanciare in occasione della tavola rotonda organizzata oggi a Genova dalla (rinata) Fai Liguria. Un appuntamento utile, a detta dello stesso Uggè, per consentire alla Fai “di tornare a Genova come protagonisti non solo dell’autotrasporto ma del mondo dell’autotrasporto”. Il proposito è quello di “dare alla Liguria una presenza nuova e significativa” con il presidente Davide Falteri che risponde “a un’esigenza di rappresentanza non solo sul territorio ma per il Paese”. Il presidente nazionale della Fai ha anche preannunciato che come associazione datoriale stanno anche pensando di “aderire a una proposta di coinvolgere i rappresentanti dei lavoratori nelle scelte aziendali. Servono rappresentanze serie e concrete”.
Uggè è intervenuto anche sulla questione del salario minimo dicendo: “Siamo convinti che siano le parti sociali a dover definire i valori minimi, sulla base di un accordo, e che un ruolo in questa definizione dovrebbe averlo il Cnel. Ma occorre anche riconoscere un salario più ricco ai lavoratori: nell’autotrasporto, ad esempio, si dovrebbero adeguare i valori della trasferta, fermi da più di 30 anni. Aggiornarli significherebbe abbassare i costi per le imprese e alzare il salario netto dei lavoratori”.
Con l’evento di Genova secondo Carlotta Caponi, segretario nazionale Fai, “si rafforza il legame tra la Federazione nazionale e le sedi territoriali. Fai Liguria sarà certamente in grado di garantire la rappresentanza delle imprese liguri, in un’ottica di filiera allargata alle altre associazioni del mondo Conftrasporto”.
Secondo quanto reso noto dall’associazione “dai porti di Genova e di Spezia l’80% dei container servono le aree lombarde, emiliane e venete e di questo circa il 90% viene effettuato attraverso il servizio reso dai camion. Va segnalato, inoltre, che è aumentato in maniera significativa il tasso dei volumi di tonnellate trasportate: fatto 100 al 2005 nel 2019 siamo passati a 142. Segnaliamo un buon incremento, a livello nazionale, dei trasporti ro-ro: segno evidente di una espansione del mercato diretto ai consumi famiglie ma anche della diversa composizione del panorama industriale italiano non più concretato in quattro grandi poli (siderurgici) ma molto più frammentato in distretti territoriali a cui il servizio reso attraverso i camion è certamente – concludono – un indispensabile supporto logistico”.
N.C.
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