Altri tre cantieri turchi autorizzati dall’Europa a demolizione e riciclaggio di navi
L’elenco di impianti autorizzati dall’Ue sale a 48 stabilimenti. Confermata l’iscrizione in Italia di San Giorgio del Porto
Ci sono tre nuovi cantieri turchi nell’undicesima edizione dell’elenco europeo degli impianti di riciclaggio delle navi autorizzati dalla Commissione europea, che ha inoltre prorogato la data di scadenza di due cantieri situati in Danimarca e di un cantiere italiano (San Giorgio del porto). L’elenco europeo contiene ora 48 impianti di riciclaggio delle navi, di cui 38 cantieri in Europa (Ue, Norvegia e Regno Unito), 9 cantieri in Turchia e 1 cantiere negli Stati Uniti. Diversi cantieri dell’elenco europeo sono in grado di riciclare anche navi di grandi dimensioni.
Lo si legge in una nota della Commissione Ue: “Nell’ambito dell’attuazione del Regolamento Ue sul riciclaggio delle navi, la Commissione continuerà e aumenterà il monitoraggio della conformità dei cantieri dell’Elenco europeo alle condizioni stabilite dalla legislazione Ue, anche attraverso ispezioni senza preavviso, se necessario”.
La nota spiega che “gli armatori europei possiedono circa il 40% della flotta mondiale. Molte di queste navi vengono demolite al di fuori dell’Ue, principalmente in Asia meridionale, in condizioni spesso dannose per la salute dei lavoratori e per l’ambiente. Dal 31 dicembre 2018, il Regolamento Ue sul riciclaggio delle navi impone a tutte le grandi navi d’alto mare battenti bandiera di uno Stato membro dell’UE di utilizzare un impianto di riciclaggio approvato incluso nell’Elenco europeo degli impianti di riciclaggio delle navi”.
L’Elenco europeo viene regolarmente aggiornato per aggiungere altri impianti conformi o per eliminare quelli che hanno smesso di esserlo. Per essere inserito nell’Elenco europeo, qualsiasi impianto di riciclaggio delle navi, indipendentemente dalla sua ubicazione, deve soddisfare una serie di requisiti di sicurezza e ambientali. Per gli impianti situati nell’UE, le autorità nazionali competenti devono verificare che tutte le condizioni pertinenti siano soddisfatte e quindi informare la Commissione che l’impianto deve essere inserito nell’elenco. Gli impianti di riciclaggio situati in Paesi terzi e che intendono riciclare navi battenti bandiera di uno Stato membro devono richiedere alla Commissione l’inserimento nell’Elenco europeo. La Commissione valuta e verifica la conformità di questi cantieri ai requisiti del regolamento e propone la loro inclusione nell’Elenco europeo quando tali requisiti sono soddisfatti.
Al momento la Commissione sta effettuando la valutazione di revisione del Regolamento sul riciclaggio delle navi. Nella prima metà del 2023 si è svolta una consultazione pubblica aperta e sono tuttora in corso consultazioni mirate di diversi gruppi di interesse.
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