Fondo Italiano d’Investimento e altri co-investitori rilevano una quota di minoranza di Rina
L’operazione, il cui closing è previsto nell’autunno 2023, prevede al suo completamento un’iniezione di capitali fino a 180 milioni di euro sotto forma di equity
Registro Italiano Navale, Fondo Italiano d’Investimento e Rina Spa hanno annunciato la sottoscrizione di un accordo finalizzato all’ingresso del fondo nel capitale sociale di quest’ultima.
Una nota spiega che l’operazione, il cui closing è previsto nell’autunno 2023, prevede al suo completamento un’iniezione di capitali fino a 180 milioni di euro sotto forma di equity per una ripartizione delle quote che vedrà Registro Italiano Navale mantenere la maggioranza, Fondo Italiano d’Investimento e altri co-investitori rilevare una quota di minoranza fino al 33% e il management aziendale partecipare al capitale con il 2,5%. Fra i co-investitori figura Banor, una delle principali società di wealth e asset management.
“Fondo Italiano d’Investimento Sgr – si legge – opererà attraverso una struttura innovativa che prevede l’investimento di Fondo Italiano Consolidamento e Crescita (Ficc), Fondo Italiano Consolidamento e Crescita 2 (Ficc 2) e, per la prima volta, di un pool di co-investitori di primario standing coordinati da Fondo Italiano. Si tratta della prima operazione effettuata da Ficc 2, la seconda edizione del fondo dedicato alla crescita e al consolidamento delle aziende italiane, che per l’occasione ha anche effettuato, a solo un mese dal lancio, un primo closing a 245 milioni di euro complessivi, cui partecipano in qualità di investitori cornerstone Cdp Equity, Fondazione Enpam, Intesa Sanpaolo, UniCredit e altri primari investitori”.
L’ingresso di Fondo Italiano nel capitale della multinazionale con sede a Genova è finalizzato ad apportare un ulteriore sostegno alla crescita, per via organica e inorganica, e alla internazionalizzazione del gruppo di via Corsica. Rina Spa negli ultimi vent’anni si è sviluppata e diversificata significativamente in tutto il mondo affermando sempre più il proprio brand nei settori di riferimento della consulenza ingegneristica e del Testing, Inspection & Certification (Tic).
Nel 2022 RINA S.p.A. ha registrato ricavi pro-forma di oltre 700 milioni di euro; nel 2023 sta confermando gli obiettivi di crescita previsti a quasi 800 milioni di euro.
Ugo Salerno, presidente e amministratore delegato di Rina, ha dichiarato: “Abbiamo trovato in Fondo Italiano d’Investimento l’interlocutore più adatto per condividere il nostro percorso di crescita e la realizzazione degli ambiziosi obiettivi che abbiamo in tutto il mondo. È un partner istituzionale di altissimo livello, italiano come noi, con cui costruire una nuova fase per RINA e che ci darà la possibilità di attuare pienamente il nostro piano strategico. Basato sui principi ESG, esso ci proietta verso servizi e processi sempre più digitali e a favore della transizione ecologica: un percorso che prevede importanti investimenti possibili anche grazie all’impegno di Fondo Italiano d’Investimento”.
Davide Bertone, amministratore delegato di Fondo Italiano d’Investimento, ha aggiunto: “Oggi annunciamo il primo closing e, contemporaneamente, il primo investimento della seconda edizione di Ficc, il nostro fondo flagship dedicato a favorire lo sviluppo di campioni nazionali e globali in settori strategici del Made in Italy. Rina è una vera eccellenza italiana, con dimensione, presenza e leadership globali, ma anche ambizioni importanti di ulteriore crescita e innovazione non solo nel settore navale ma anche in quello della transizione energetica e delle infrastrutture. Sono quindi estremamente soddisfatto della partnership che sigliamo oggi e della fiducia accordataci da Registro Italiano Navale e dall’ingegner Ugo Salerno con cui siamo felici di collaborare alla costruzione di una ulteriore fase di sviluppo”.
Il perfezionamento dell’operazione è soggetto alle consuete condizioni, incluse quelle relative ad approvazioni normative.
Rina è stata affiancata in questo accordo da Lazard in qualità di financial advisor, da Banca Akros come co-financial advisor, da PwC (financial due diligence) e da Linklaters e Studio Legale Gattai, Minoli, Partners in qualità di legal advisor.
Fondo Italiano d’Investimento è stata invece supportata da Bcg (business due diligence), Legance (legal due diligence), New Deal Advisors (financial due diligence), Kpmg (tax due diligence), Erm (Esg due diligence), Marsh (Insurance due diligence) ed E&Y Parthenon (tech due diligence).
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