Monito di Anac all’Adsp Campana su Salerno Porta Ovest
Rilevati i ritardi e gli incrementi di costo dell’appalto per collegare il porto di Salerno all’autostrada dovuti anche a errori di progettazione, l’Anticorruzione invita l’ente portuale a concludere celermente l’opera
L’Autorità di sistema portuale di Napoli dovrà impegnarsi con tutte le energie per portare a compimento senza ulteriori slittamenti l’appalto cosiddetto di Porta Ovest, la realizzazione cioè del collegamento fra il porto commerciale di Salerno e l’autostrada A3.
È questa, in sintesi, la conclusione, pubblicata ieri, di un’attività di vigilanza intrapresa nei mesi scorsi da Anac, con cui il garante ha rilevato sì la complessità dell’opera (quasi cinque km di gallerie) per “ragioni strutturali, geotecniche e orografiche”, ma anche “gravi problematiche che hanno comportato un anomalo andamento delle lavorazioni ed un allungamento dei tempi di esecuzione”, dal momento che l’appalto fu aggiudicato nel 2012 avrebbe dovuto terminare nel 2015.
Nel mezzo però insorsero i problemi giudiziari (interdittiva antimafia) e finanziari (amministrazione straordinaria) dell’appaltatore Tecnis (che ne comportarono la sostituzione) e l’emergere di serie interferenze con le strutture dell’A3, che solo nel 2019 portò alla stipula di un “accordo tra Consorzio Interuniversitario per la Previsione e Prevenzione dei Grandi Rischi (CuGRi) e Autorità AdSP per lo svolgimento delle attività di interesse comune per il monitoraggio” degli effetti dei lavori (cosa che a sua volta ha comportato diversi stop cautelativi). Un ritardo grave, stigmatizza Anac, perché “una pronta attivazione del monitoraggio avrebbe verosimilmente comportato una minore durata della sospensione dei lavori”.
Problema similare per la gestione delle terre di scavo, con l’emergere in fase esecutiva di una difformità tale rispetto alle evidenze progettuali da non poter rispettare il previsto riutilizzo del 100% dello smarino per il confezionamento dei calcestruzzi e/o conglomerati bituminosi. “solo nel maggio 2020 con l’individuazione di una soluzione idonea al conferimento della quantità di materiale inutilizzabile (…). Si profila, quindi, in fase di progettazione una insufficiente attività di caratterizzazione delle terre di scavo delle gallerie che, in fase esecutiva, ha provocato un ulteriore rallentamento dei lavori”.
Ultimo ma non ultimo il rilievo in tema di costi, con una lievitazione a colpi di variante (da 98 a 116 milioni di euro), in parte giustificate dalla necessità di risolvere i succitati errori, che si è ‘mangiata’ quasi per intero il ribasso d’asta in sede di gara, malgrado “l’Autorità in passato abbia censurato la prassi delle stazioni appaltanti di riutilizzare i ribassi d’asta attraverso l’approvazione di varianti, in quanto induce l’appaltatore ad azzardare ribassi eccessivi con alterazione del libero confronto concorrenziale”.
Ad ogni modo le suddette problematiche “risultano ormai superate al punto che l’intervento, almeno per quanto riguarda lo scavo delle due canne principali, appare prossimo alla conclusione”. Nondimeno “appare fondamentale importanza una corretta gestione temporale del prosieguo dell’appalto” – rileva Anac menzionando anche uno stralcio minore dell’appalto passato alla Regione e oggi ancora in fase di aggiudicazione – dal momento che proprio la convenzione col consorzio interuniversitario ha portato a “varie sospensioni di scavo in via cautelativa (seguite da riprese disposte a seguito dell’azzeramento degli spostamenti) al punto che ad oggi la data di ultimazione degli stessi, fissata da cronoprogramma per il 31.12.2023, può essere soggetta a ulteriori spostamenti”.
Un obiettivo che per il segretario generale dell’ente Giuseppe Grimaldi resta almeno in parte conseguibile: “Lo scavo della canna nord è terminato, resta da allestire con rifiniture e impianti ma cercheremo di aprirla a breve. Ancora 100 metri di scavi invece per lo svincolo Poseidon. Faremo il possibile per un’opera estremamente complessa e caratterizzata da problematiche risalenti a prima dell’insediamento mio e del presidente dell’Adsp (Andrea Annunziata), come del resto rilevato da Anac, di cui riteniamo preziose le indicazioni, evidentemente a nostra tutela”.
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