Ok dell’Antitrust turca all’affare Dfds – Ekol: muta la geografia del porto di Trieste
Il via libera all’acquisizione, in caso di finalizzazione, potrebbe portare al gruppo danese, che già controlla il Molo V, anche il Molo VI
Fumata bianca per l’acquisizione del gruppo turco Ekol da parte del gigante danese dello shipping e della logistica Dfds.
“Nell’ottobre 2022 è stata presentata all’Autorità turca per la concorrenza (Tca) una domanda di autorizzazione alla concorrenza relativa a una possibile acquisizione delle attività di trasporto internazionale su strada di Ekol Logistics” ha spiegato una nota della società scandinava, senza dettagliare che l’operazione fu impostata già nel 2018.
“Il deposito è stato effettuato nell’ambito di un dialogo strategico tra Dfds ed Ekol Logistics, un’importante società turca di trasporti e logistica, avviato per esplorare una possibile acquisizione delle attività di trasporto internazionale su strada di Ekol Logistics. Una tale combinazione di traghetti e attività logistiche nella rete del Mediterraneo rispecchierebbe il collaudato modello di business del nord Europa di Dfds. Tca ha approvato oggi una possibile transazione. Nell’ambito del processo di revisione, Dfds ha assunto impegni in relazione al continuo accesso di tutti gli operatori logistici alle rotte dei traghetti di Dfds da e per la Turchia”.
Dfds ed Ekol Logistics continueranno ora il dialogo strategico, compreso un processo di due diligence, al fine di finalizzare i termini della transazione. In ballo, in Italia, c’è il controllo del Molo VI di Trieste, oggi concesso ad una società controllata da Ekol: per Dfds significherebbe un raddoppio dei terminal nello scalo giuliano, dato che i danesi già controllano Samer Seaports, concessionaria del Molo V.
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