Nice Green Ferries ci riprova, traguardando l’Italia
L’evanescente compagnia nizzardo-norvegese presenta il terzo progetto in tre anni, tornando al settore ro-pax: sarà la volta buona?
Appuntamento estivo ormai fisso, anche quest’anno con l’arrivo di agosto è stato diffuso un roboante annuncio via social network della futuribile compagnia nizzardo-norvegese Nice Green Ferries.
Partita con un progetto di nuovi traghetti sostenibili nel 2021, ritirato un anno dopo a favore di un’operazione di matrice crocieristica, quest’anno il feuilleton estivo di Ngf si è riposizionato sui ro-pax, in particolare con un progetto di realizzazione di due unità ibride ad alta velocità lunghe 180 metri, potenzialmente destinate anche al mercato italiano secondo quanto annuncia la compagnia.
“Il traghetto ad alta velocità ‘verde’ da 180 metri – recita il nuovo spot – è stato progettato per ridurre la congestione stradale, i costi di manutenzione stradale, i tempi di trasporto e le emissioni trasportando merci attraverso rotte marittime piuttosto che su strada, riducendo al minimo camion e autocarri su le autostrade. Questo concetto di traghetto veloce paneuropeo avrà la capacità di trasportare una combinazione di camion, autocarri, auto private e passeggeri. Le rotte si concentreranno principalmente sull’area del Mediterraneo (soggetto a future severe normative sulle emissioni), con distanze di rotta che vanno tipicamente da 200 a 800 miglia nautiche, con ulteriori distanze possibili, come le rotte transatlantiche. Il sistema motoristico da 40 MW della nave sarà caratterizzato da: turbine a gas dual fuel, diesel dual fuel, batterie e celle solari; opzioni multicarburante come Mdo, biocarburante, metanolo/ammoniaca e idrogeno; propulsione a getti d’acqua/getti lineari”.
La presentazione elenca anche alcune possibili rotte nell’area del Mediterraneo: “Marsiglia-Barcellona, Marsiglia – Málaga, Marsiglia-Nord Africa, Marsiglia – Genova, Marsiglia – Grecia/Turchia, Genova-Grecia/Turchia, Genova-Nord Africa, Trieste/Venezia – Grecia/Turchia e altre”.
La compagnia starebbe “valutando la possibilità di costruire tali traghetti e di introdurli su molte delle suddette rotte. Questo lavoro dovrà essere svolto in stretta collaborazione con le autorità portuali locali e gli operatori di traghetti locali idonei. I traghetti saranno costruiti in un cantiere navale europeo, in stretta collaborazione con alcuni dei principali fornitori di attrezzature in Europa”.
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