Mentre i Ports of Genoa arrancano Signorini ottiene il vertice di Iren
I dati semestrali certificano la crisi congiunturale degli scali della Liguria occidentale, in cinque anni persi 3,2 milioni di tonnellate di traffici
Una nota del Comune di Genova ha reso noto oggi che il Comitato di Sindacato dei soci pubblici azionisti di Iren Spa, composto da Stefano Lo Russo Sindaco di Torino, Luca Vecchi Sindaco di Reggio Emilia e Marco Bucci Sindaco di Genova, ha “deciso di indicare come nuovo Ad il dott. Paolo Emilio Signorini”, che sarà cooptato nel Consiglio di Amministrazione durante la prossima seduta, presumibilmente a settembre.
L’imminente probabile addio alla presidenza dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale arriva per l’ex funzionario ministeriale proprio nel giorno della pubblicazione dei dati semestrali di traffico, che certificano il trend calante iniziato nella seconda metà del 2022 in linea con la congiuntura negativa che caratterizza l’andamento generale dei volumi di traffico a livello globale. I porti del sistema, infatti, hanno movimentato nei primi sei mesi dell’anno 32,4 milioni di tonnellate di merci, pari a -5,2% rispetto al primo semestre 2022, forbice che si allarga, su un orizzonte più lungo, se si considerano i 35,6 milioni del giugno 2018 (-9%).
In questo scenario, peggiore la situazione dei bacini genovesi (-6,1%) rispetto a quelli savonesi (-2,3%), dove il calo del capoluogo è tamponato dalla crescita di Vado Ligure legata alla piattaforma Maersk. A livello di sistema, comunque, il traffico containerizzato perde il 4,8% in tonnellate, meno sanguinoso in termini di Teu (-1,7%) perché cresce la movimentazione di vuoti, come mostra la seguente tabella:
Con l’eccezione dei rotabili, che tengono (più a Genova che a Savona, risultato complessivo di +0,2%), tutte le merceologie sono in calo (in valore assoluto il risultato peggiore è quello delle quasi 600mila tonnellate di rinfuse liquide in meno rispetto al primo semestre 2022), compresi bunker e provviste di bordo (-9,1%), malgrado crescano navi in arrivo (+5%) e dimensioni medie (+5,5%). Inversa la tendenza sul fronte passeggeri, con un +65,8% complessivo maturato dal +16,2% dei traghetti (759mila passeggeri) e dal 146,4% delle crociere (987mila passeggeri).
Tornando a Signorini, il cui mandato scadrà a fine 2024, le ricostruzioni più gettonate lo vedono dimissionario dall’Adsp, con il segretario generale Paolo Piacenza in pole position per una sostituzione in veste di commissario e il sindaco Marco Bucci, già commissario per il programma straordinario di infrastrutture portuali, in lizza per il rimpiazzo come commissario per la realizzazione della diga. Da capire il destino delle Funivie Spa di Savona la cui gestione è affidata in qualità di commissario al presidente dell’Adsp.
Resta da ultimo l’ipotesi – non è un mistero che la discontinuità alla guida del primo porto d’Italia, alle prese peraltro con la redazione del nuovo Piano regolatore portuale preoccupi molti, a partire dal viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi – che Signorini fino a fine mandato (poco più d’un anno) mantenga il doppio incarico (magari lasciando la diga a Bucci), come di recente ha fatto il collega Pasqualino Monti, presidente dell’Adsp palermitana nominato Ad di Enav, società quotata a maggioranza pubblica, esattamente come Iren.
A.M.
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