A Trieste via libera (condizionato) allo spostamento di Timt
Il terminalista, joint venture fra Ulusoy e Samer, traslocherà sul Molo VI
A un anno quasi dall’istanza, il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale di Trieste ha deliberato di accogliere la domanda di Timt – Trieste Intermodal Maritime Terminal per ottenere una concessione di 19 anni su circa 24mila mq del Molo VI.
La richiesta nasceva dalla esigenza di sgomberare le aree attualmente utilizzate dalla joint venture fra il gruppo Samer (45%) e il gruppo turco Ulusoy (55%) che opera i collegamenti ro-ro costituenti il traffico di Timt, per ragioni legati ad interventi sulla viabilità pubblica dello scalo. L’occasione era la rinuncia da parte di Europa Multipurpose Terminal di parte del Molo VI ad essa concesso.
Timt, si apprende dalla delibera, aveva inizialmente “preso in considerazione la realizzazione di un attracco ro-ro in testata al Molo VI, con una serie successiva di piattaforme d’attracco realizzate con l’infissione di pali metallici battuti, sormontati da una piastra in calcestruzzo armato in grado di alloggiare, oltre alle bitte di progetto, parabordi e scalette d’accesso, per un investimento complessivo pari ad euro 3.350.000,00”, ma dopo l’ok di Provveditorato, Agenzie delle Dogane e del Demanio, Timt a marzo “ha manifestato la volontà di dotare il terminal di una rampa galleggiante in luogo dell’infrastruttura fissa inizialmente prospettata” (modalità promossa dalla Capitaneria, ma con prescrizioni).
Inoltre Adsp ha chiesto alla società di “modificare il perimetro dell’area richiesta in concessione (…)
al fine di recepire alcune indicazioni volte a dirimere le criticità emerse in relazione alla compresenza
della Emt sul Molo e nell’edificio Addossato 65 ubicato in testata ad esso”. Una tematica, si legge nella delibera di pochi giorni fa, “ancora oggetto di confronto, in esito al quale sarà definita con esattezza la consistenza delle aree e dei beni oggetto di concessione” e il relativo canone, fermo restando che in ogni caso Timt “dovrà garantire, durante l’esercizio della concessione, almeno il medesimo ammontare di investimenti indicato nel Pef asseverato” e le eventuali ulteriori prescrizioni sulla rampa.
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