Saipem si affida a Cimc Raffles per la conversione in Fpu dello Scarabeo 5
L’unità è destinata a entrare in servizio per Eni nell’ambito del progetto Congo Lng
Il cantiere cinese Cimc Raffles, che opera come Epc (Engineering, Procurement and Construction) contractor, ha svelato di avere firmato con Saipem il contratto per la conversione della Scarabeo 5. La piattaforma semi-sommergibile, realizzata nel 1990, sarà trasformata in una Fpu (Floating Production Unit), ovvero un impianto di separazione e potenziamento che lavora ricevendo fluidi prodotti dalle piattaforme riser delle teste di pozzo, separa il gas dai liquidi per alimentare unità galleggiante di Gnl (Flng).
L’accordo fa seguito all’intesa già raggiunta tra la stessa Saipem ed Eni relativa alla conversione del mezzo, al suo trasporto e messa in esercizio al largo della costa della Repubblica del Congo, nell’ambito del progetto Congo Lng del gruppo.
Lo stabilimento cinese in particolare si occuperà dello smantellamento del sistema di perforazione, di effettuare riparazioni, di aggiungere elementi top-side. Un lavoro – la conversione di un rig semisommergibile in Fpu – che, spiega lo stesso Cimc Raffles, sarà il primo della sua storia.
Secondo quanto annunciato da Saipem solo pochi giorni fa, la Fpu – che precisamente sarà collocata a nord-ovest del Terminale di Djeno, a una profondità di circa 35 metri – entrerà in servizio entro il quarto trimestre 2025.
Il Progetto Congo Lng di Eni, il primo per la liquefazione di gas naturale del paese, avrà una capacità complessiva di produzione di gas naturale liquefatto di 3 milioni di tonnellate all’anno (circa 4,5 miliardi di metri cubi all’anno).
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