Il cluster marittimo sudcoreano si oppone all’ipotesi di vendita di Hmm ad Hapag Lloyd
Per la Federation of Korea Maritime Industries e la Busan Port Development Association la compagnia di navigazione è un asset strategico per le catene logistiche nazionali che non può finire in mani straniere
La Federation of Korea Maritime Industries (Fkmi), la federazione che rappresenta il cluster marittimo sudcoreano, e Busan Port Development Association (Bpda), il Consiglio per lo sviluppo del porto di Busan, in una nota congiunta hanno espresso tutta la loro contrarietà all’ipotesi che la compagnia di navigazione Hmm venga ceduta a società estere.
Il riferimento è rivolto in particolare alla tedesca Hapag-Lloyd che pare intenzionata a rilevare almeno un 40% delle azioni della shipping line messe sul mercato dai due azionisti di controllo Korea Development Bank e Korea Ocean Business Corporation.
“Se Hmm venisse ceduta alla tedesca Hapag-Lloyd sorgerebbero preoccupazioni per la sorte di risorse nazionali che non possono essere convertite in valore, come le informazioni sul trasporto containerizzato e sui terminal della Corea, inclusi decenni di know-how nel settore delle spedizioni e della logistica” è il pensiero espresso dalle due organizzazioni sudcoreane. Che hanno espresso dubbi anche sul fatto “che Hmm, includendo compagnie di navigazione estere nella lista dei candidati alla vendita, sia consapevole dell’importanza del trasporto marittimo” per la nazione.
Federation of Korea Maritime Industries e Busan Port Development Association hanno anche ricordato che “nel 2021 Hmm aveva fornito navi aggiuntive alle nostre società esportatrici che stavano lottando per trovare capacità di stiva al fine di caricare le merci in esportazione in una situazione in cui le compagnie di navigazione estere stavano evitando di effettuare scalo al porto di Busan a causa delle difficoltà logistiche globali causate dalla crisi del Covid-19”.
Il diniego di Fkmi e Bpda all’ipotesi di cessione di una rilevante quota azionaria di Hmm ad Hapag-Lloyd è netto: “A nome di cinque milioni di famiglie del settore marittimo vi esortiamo a fermare la vendita all’estero di Hmm al fine di assicurare una stabile supply chain per le importazioni e le esportazioni della Corea del Sud”.
Oltre al competitor tedesco ci sono almeno altri 5 soggetti che si sono detti interessati al global carrier marittimo sudcoreano: SM Group, azienda che controlla il vettore marittimo Sm Line; Harim, il maggiore investitore nella società armatoriale Pan Ocean; le aziende di logistica LX Holdings e Dongwon Group; l’esportatore di beni di consumo Global Sae-A.
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