Deserta anche la terza (e forse ultima) gara per il cantiere Uljanik
Il Governo croato ha fatto sapere che non intende fornire ulteriore sostegno economico allo stabilimento in difficolta da anni
Il cantiere navale croato di Uljanik non è riuscito ad attirare offerenti nemmeno al terzo tentativo del gruppo di creditori di vendere la propria posizione nel cantiere navale da tempo in difficoltà finanziarie. Il governo, che oggi rimane il principale creditore dell’azienda, nel recente passato aveva già messo a segno un primo salvataggio dalla bancarotta.
Le offerte si sono chiuse nei giorni scorsi con il gruppo di creditori che ha offerto la sua intera partecipazione rappresentante il 54,77% di Uljanik Brodogradnja 1856, società che gestisce il cantiere navale fallito di Pola (Uljanik). Un membro del consiglio di vigilanza ha dichiarato alla TV di Stato: “Al momento non abbiamo un potenziale partner strategico”. A questo punto non è chiaro però quali saranno i prossimi passi del processo avviato l’anno scorso per cercare di portare una società internazionale a rivitalizzare l’operazione.
A gennaio di quest’anno i creditori avevano comunicato che avrebbero lanciato una gara per la vendita con un prezzo minimo di quasi 28 milioni di euro risultata senza offerte. A marzo hanno lanciato una seconda gara con un’offerta minima ridotta a 20,7 milioni di euro ma l’esito è stato lo stesso. L’ultimo bando lanciato a luglio prevedeva una nuova offerta minima fissata a 13,8 milioni di euro ma la casella dei soggetti interessati è rimasta impietosamente sul numero zero.
Il governo croato ha dichiarato di non voler fornire ulteriore sostegno, lasciando così nella totale incertezza le sorti future del cantiere.
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